Latte di Soia Calorie e Valori Nutrizionali | Foodu
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"Latte" di soia: calorie e valori nutrizionali. Devo stare attento agli OGM?

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Gli esperti di Foodu ti spiegano cosa contiene la bevanda alla soia

Molti consumatori si chiedono quali sono i valori nutrizionali e le calorie del "latte" di soia e gli ingredienti in esso contenuti. All'interno di questa pagina andremo ad approfondire, grazie alle analisi e agli studi approfonditi - e sempre verificati - degli esperti di Foodu, cosa contiene la bevanda vegetale. Tutte le domande su cosa contiene la bevanda alla soia che ti sei sempre posto, oggi avranno finalmente risposta!

Il latte di soia è una bevanda poco calorica perchè non contiene zuccheri nella sua formula naturale. Ciò che colpisce è che la maggior parte della soia impiegata deriva da coltivazioni OGM, anche se non esistono dati certi sulla sua pericolosità.

Ti invitiamo a leggere questa sezione per scoprire tutto quello che riguarda la “chimica” della bevanda, creata dal team di esperti di Foodu.


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1. E' OGM?

La maggior parte della soia è OGM. Ma non ci sono dati certi sulla pericolosità di questo dato.

Le nuove tecniche di ingegneria genetica hanno consentito di sviluppare organismi vegetali ed animali contenenti geni estranei alla loro specie: gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM). La maggior parte della soia, e dei suoi derivati, che noi consumiamo risulta OGM, ma attualmente non esiste alcun dato certo sulla sua pericolosità per la salute umana.

Perchè si usano tanto gli OGM?

La soia viene geneticamente modificata sia per aumentarne il contenuto in metionina (un amminoacido essenziale per il nostro organismo), dando luogo a un prodotto maggiormente completo sotto il profilo proteico, sia per garantire una maggiore resistenza della pianta ad erbicidi (tipo il glifosato, considerato un probabile cancerogeno secondo lo IARC) e a diverse malattie della pianta (fitopatologie). Queste modifiche, inoltre, permettono di abbattere costi di produzione e aumentare le rese 1.

Gli OGM fanno male?

Uno dei temi più rilevanti connessi all'introduzione degli OGM è quello della sicurezza alimentare. In realtà, ben 12 anni fa, l’OMS (Organizzazione Mondiale Della Sanità) scrisse in un suo documento ufficiale, che gli alimenti OGM possono essere mangiati tranquillamente e non costituiscono alcuna fonte di pericolo 3.

La American Medical Association nel 2012 ha ribadito che non si riscontra in letteratura scientifica alcuna notizia di effetti avversi sulla popolazione umana collegati agli OGM 4.

Va riscontrato, tuttavia, che tramite la modificazione genica si potrebbero creare sequenze proteiche allergeniche.

Se è OGM è scritto in etichetta

L’UE ha emanato una serie di Regolamenti relativi all’impiego degli OGM nella filiera agroalimentare e zootecnica 5: tutti gli alimenti e mangimi che contengono o sono prodotti da OGM devono essere etichettati come tali in modo da permettere al consumatore e agli utilizzatori dei mangimi di poter scegliere.

Tuttavia tale normativa riconosce che la presenza di materiale GM in prodotti immessi sul mercato possa comunque verificarsi in modo accidentale a causa di cross-contamination nelle fasi di lavorazione, immagazzinamento e trasporto delle derrate e pertanto ne prescrive una soglia (0.9% calcolato sull'ingrediente) al di sotto della quale non è prescritta l’etichettatura 6.

Gli OGM in Italia

L’85% della produzione mondiale di soia deriva da Paesi che coltivano soia GM e ogni anno l’Italia importa quattro milioni di tonnellate di farina di soia per produrre mangimi per animali. Nello stesso arco di tempo, il nostro Paese importa 3 milioni e 350mila tonnellate di soia GM, soprattutto da Brasile e Stati Uniti, che serve per diverse produzioni, compresa quella del latte 2.

Va notato che, malgrado in Italia attualmente non ci siano colture OGM, non significa che sia un Paese “OGM free”. Infatti, come detto precedentemente, la gran parte dei mangimi utilizzati negli allevamenti italiani (esclusi quelli biologici) è prodotta a partire da soia e mais geneticamente modificati. Per poter evitare l'assunzione di soia GM, la soluzione rimane quella di acquistare una bevanda alla soia biologica** la cui produzione è sottoposta a piani di gestione che limitano moltissimo la contaminazione da parte di OGM.


  1. British Medical Association – Board of Science and Education. The Impact of Genetic Modification on Agriculture, Food and Health. Interim Statement, May 1999. 

  2. Parlamento Europeo 

  3. World Health Organization. Food safety: 20 questions on genetically modified foods. Accessed December 22, 2012. 

  4. American Medical Association (2012). Report 2 of the Council on Science and Public Health: Labeling of Bioengineered Foods "Bioengineered foods have been consumed for close to 20 years, and during that time, no overt consequences on human health have been reported and/or substantiated in the peer-reviewed literature." 

  5. Direttiva 2001/18/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 marzo 2001 sull'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati e che abroga la direttiva 90/220/CEE del Consiglio 

  6. Decreto Legislativo 8 luglio 2003, n. 224 "Attuazione della direttiva 2001/18/CE concernente l'emissione deliberata nell'ambiente di organismi geneticamente modificati"pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 194 del 22 agosto 2003 - Supplemento Ordinario n. 138 


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2. Calorie e valori nutrizionali

Solo 32 kcal per 100 ml. Sono queste le calorie della bevanda alla soia. Una bevanda adatta a chi soffre di diabete e che contiene proteine e grassi di elevata qualità oltre a vitamina B2 e fosforo. Attenzione però: sono presenti anche delle sostanze antinutrizionali, molecole in grado di interferire con la digestione degli alimenti.

Analizziamo in dettaglio cosa contiene, quali sono gli ingredienti, qual è la composizione e le proprietà nutrizionali di questa bevanda vegetale particolarmente consumata.

Proprietà nutrizionali della bevanda alla soia

Analizzando la tabella nutrizionale (ad esempio quanti grassi e calorie), le proprietà nutrizionali, i micro e macronutrienti, notiamo che apporta in media su 100g:

  • 1,8 g di carboidrati (9% dell'energia totale)

  • 2,9 g di proteine (37% dell'energia totale)

  • 1,9 g di grassi (54% dell'energia totale)

  • 0,4 mg di ferro (2,2% della dose giornaliera raccomandata: RDA, valore inteso per donne 18-60 anni)

  • 13 mg di calcio (1,3% RDA)

  • 32 mg di sodio (2,3% dell'assunzione adeguata: AI)

  • 120 mg di potassio (3% dell'AI)

  • 47 mg di fosforo (6,7% RDA)

  • 0,01 mg di vitamina B1(0,9% RDA)

  • 0,27 mg di vitamina B2 (20% RDA)

  • 0,1 mg di vitamina B3 (0,5% RDA)

Diabetici e intolleranti

Esaminando in dettaglio i diversi macronutrienti, ci accorgiamo che l’esigua quota glucidica (0,8 g totali e 0 di lattosio) gli conferisce un basso indice glicemico (34), di particolare importanza per chi soffre di diabete, e non contiene lattosio, rendendolo un prodotto adatto agli intolleranti.

Grassi, proteine e micronutrienti

Più di un terzo dell'energia totale della bevanda alla soia è fornita da proteine dal buon valore biologico (indice che permette di valutare la qualità delle proteine rapportando quante ne vengono utilizzate dall'organismo rispetto a quelle ingerite), grazie alla presenza di molti amminoacidi essenziali. I grassi sono in buona parte insaturi e vi è una piccolissima percentuale di saturi. Sul fronte dei micronutrienti, evidenziamo una quantità discreta di vitamina B2 e fosforo.

Calcio e ferro

Proseguendo nell'analisi della composizione, notiamo che non contiene molto calcio (13 mg) né ferro (0,4 mg), motivo per cui la maggior parte delle bevande in commercio vengono fortificate di calcio e vitamina D e addizionate di dolcificanti e aromi volti a migliorarne il gusto.

Antinutrienti

Sono contenuti anche alcuni componenti antinutrizionali,molecole in grado di interferire con la digestione degli alimenti o con il nostro funzionamento metabolico a livello prevalentemente gastrointestinale. In particolare, vi è presente una significativa quantità di fitati, che si legano ad alcuni minerali come calcio, magnesio e ferro già nell'alimento e ne riducono l' assorbimento e di inibitori della tripsina. La tripsina è un enzima pancreatico che permette di digerire le proteine: la bevanda alla soia contiene delle sostanze in grado di inattivare l'attività di questo enzima, con un conseguente effetto depressivo sulla digestione e sull'utilizzazione proteica.

Effetti del processo produttivo

I trattamenti termici effettuati durante il processo di produzione, inoltre, possono danneggiare la digeribilità del prodotto e degradare proteine e vitamine.


  1. CREA, Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (http://nut.entecra.it/636/banche_dati.html) 

  2. LARN. Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana. Revisione 2012 

  3. Bahareh Hajirostamloo, ”Comparison of Nutritional and Chemical Parameters of Soymilk and Cow milkWorld Academy of Science, Engineering and Technology”, International Journal of Biological, Biomolecular, Agricultural, Food and Biotechnological Engineering Vol:3, No:9, 2009 

  4. Fiona s. Atkinson, Kaye foster-powell, Jennie c. Brand-miller, “international tables of glycemic index andglycemic load values”,2008 

  5. ISTAT 2016, dati di consumo 

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