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Prodotti bio, perchè comprarli?

Per tutti i consumatori è meglio acquistare un prodotto biologico perchè:

  • non presenta residui di composti chimici
  • non presenta tracce di prodotti OGM 1
  • rispetta i cicli naturali dei suoli, delle acque, delle piante e degli animali
  • sostiene la biodiversità
  • garantisce un impiego corretto dell’energia e delle risorse naturali
  • è una scelta etica che valorizza gli imprenditori del settore perché con la loro produzione garantiscono quanto sopra elencato.

Attenzione però, biologico non è sinonimo di salutare e dietetico 4in assoluto. Se ad esempio si acquista il burro vaccino anche se questo è biologico rimane ricco di grassi saturi e un’alimento calorico. Se compriamo un pacco di chips anche se sono biologiche potrebbero contenere olio di palma e essere caloriche. E’ comunque responsabilità del consumatore acquistare prodotti biologici per le importanti motivazioni sopra elencate.

A fronte di tali vantaggi, il prezzo del prodotto è più alto (circa +50%) di quello convenzionale, perché i metodi di coltivazione e di allevamento prevedono l’adozione di tecniche molto impegnative, che richiedono un dispendio economico maggiore.

I rischi dei pesticidi

Nel 2015, l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato tre pesticidi frequentemente usati in agricoltura (glyphosate, malathion e diazinon) come carcinogenici sull'uomo, sulla base di alcuni studi sull'esposizione a tali sostanze da parte degli agricoltori e sulla base di studi di laboratorio sugli animali: cancro alla prostata, ai polmoni e non-Hodgkin linfoma sono le patologie già da allora accertate.

È stata raccolta un’enorme quantità di indizi10 sul rapporto tra esposizione a pesticidi e tasso elevato di malattie croniche, quali diversi tipi di tumori, diabete, malattie neurodegenerative come il Parkinson, l’Alzheimer e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), difetti alla nascita e disordini riproduttivi.

Bio per la prevenzione del cancro

Nel 2018 sulla prestigiosa rivista medica JAMA 13 è stato pubblicato un articolo che evidenzia come l'alimentazione basata su prodotti biologici sia un promettente fattore per la prevenzione del cancro, benchè evidenze certe e definitive necessitino di ulteriori studi.

Cosa succede in soli 6 giorni di alimentazione bio

Infine le ricerche 12 attestano come una dieta biologica fornisca ai bambini un effetto protettivo marcato e immediato contro l’esposizione ai pesticidi organofosforici utilizzati nella produzione agricola; sono sufficienti 6 giorni di alimentazione bio, per ridurre del 60% la concentrazione di pesticidi nelle urine dei bambini. L’assenza di additivi chimici, favorisce la crescita del corpo e del cervello dei bambini. Il loro organismo, essendo in via di sviluppo, è più sensibile alle tossine di quanto non lo sia quello degli adulti.6 Scegliere il biologico aiuta ad alimentare i bambini senza esporli ai pesticidi e agli organismi geneticamente modificati, che hanno entrambi una breve storia di utilizzo, e quindi di informazioni sulla loro sicurezza.

Seppur ci sono dei limiti stabiliti dalla legge, ognuno di noi è esposto a residui di questi prodotti utilizzati nell’agricoltura convenzionale, soprattutto consumando frutta, olio, uva, vino, ma anche soia (più dell'1% di essi risulta addirittura fuori legge perché supera i limiti consentiti)5 Poiché i pesticidi tossici dell'agricoltura convenzionale non vengono usati nell'agricoltura biologica, è estremamente ridotto il rischio di ingerire residui quando si consumano alimenti prodotti con questo metodo.

Che garanzia ho che sia veramente biologico?

Gli operatori e produttori bio vengono controllati circa una volta l'anno dagli Organismi di Controllo (OdC), tali controlli consistono in una ispezione da parte di un tecnico abilitato, che effettua dei controlli prevalentemente amministrativi, controlli documentali in cui si verifica ad esempio:

  • che prodotti e quantità sono stati acquistati per trattamenti e fertilizzazioni
  • che vi sia coerenza sulle fatture, ad esempio sul venduto rispetto agli acquisti e alla capacità produttiva

I casi in cui i prodotti o i terreni vengono analizzati chimicamente sono circa il 15% dei controlli.

Questo può sembrare un numero insufficiente, ma di fatto le irregolarità analitiche sono davvero esigue. Secondo i dati di un ulteriore istituto di vigilanza (ICQRF), che si occupa di fare ulteriori controlli e sanziona le irregolarità, solo il 3.2% delle analisi chimiche risulta irregolare 8.

In numero assoluto dunque le frodi e irregolarità possono anche essere diverse migliaia, e basandoci sui reportage giornalistici potrebbe sembrare che il mercato sia invaso da prodotti biologici contraffatti, ma di fatto un 3.2% è quasi nulla.

Anche basandosi su analisi indipendenti, ad esempio l'indagine del 2015 di Altroconsumo 910, i vantaggi del bio sono evidenti: un solo residuo in 8 dei 51 campioni del test (ovvero il 15%), mentre quelli convenzionali presentavano residui in ben 36 dei 48 campioni analizzati (ovvero il 75%), di cui ben 30 casi (62%) con più contaminanti. Gli studiosi sono infatti particolarmente preoccupati sui possibili effetti dannosi del mix di più pesticidi.

Il rispetto per l'ambiente

Il Bio Rispetta l’ambiente: come evidenziato in diversi studi, l’agricoltura biologica a fronte di una produttività soddisfacente (in media soltanto il 15-20% in meno rispetto a quella convenzionale), ha costi energetici più bassi (risparmio rispetto al convenzionale del 19% per unità di raccolto), conserva (o addirittura per certi aspetti migliora) la fertilità e la struttura del terreno e consente il mantenimento della biodiversità dell'ecosistema7.

Biologico vuol dire sano e salutare? Mangiare biologico fa dimagrire?

Assolutamente no. Il termine biologico non equivale a salutare o maggiormente ricco di principi nutritivi, come vitamine o antiossidanti, ma solo ad un alimento meno trattato con sostanze chimiche rispetto ad alimenti convenzionali. Sta a noi scegliere un alimento salutare. Per i prodotti derivati dall'allevamento, inoltre, il termine bio è confondente perché non significa che deriva da bovini che pascolano ma solo da bovini nutriti con mangimi biologici. La scelta più salutare sarebbe quella di assumere alimenti di origine animale naturale (da bovini che pascolano). In questo caso, l’etichetta bio non equivale al miglior metodo di allevamento esistente.

Biologico significato

"Biologico" è una certificazione volontaria che un produttore può richiedere per un suo prodotto, primario o trasformato che sia, quando è in grado di dimostrare ad un ente certificatore (riconosciuto dal Ministero) che le tecniche agricole o di allevamento, o le materie prime impiegate in caso di prodotto trasformato, rispettino un apposito Regolamento.1 2 Mentre nella agricoltura convenzionale la protezione delle piante è affidata a sostanze chimiche specifiche contro parassiti, virus e funghi, in agricoltura biologica è invece raggiunta:

  • in via preventiva, attraverso la selezione di specie resistenti alle malattie,
  • con l'utilizzo di tecniche agronomiche appropriate, come, fra le tante, la rotazione delle colture, che garantisce uno sfruttamento più razionale e meno intensivo delle sostanze nutrienti presenti nel terreno.
  • attraverso l’uso di sostanze naturali2 3 riconosciute valide nello stesso regolamento (di origine vegetale, animale o minerale, limitandosi solo alla reale necessità).

Per quanto riguarda l’allevamento, l’agricoltura biologica si propone di difendere la salute degli animali stimolando le loro difese immunologiche naturali, nonché la selezione di razze e varietà adatte e pratiche zootecniche, somministrare loro mangime biologico e lasciare libero accesso a spazi all'aria aperta 1 2

Quando un prodotto può essere denominato biologico?

Un prodotto vegetale pronto per l’uso, come una carota o una mela, deve essere ottenuto seguendo uno specifico disciplinare che spiega le pratiche da adottare e i prodotti da utilizzare. Riferendoci ad un prodotto trasformato invece, come la margarina vegetale o la bevanda di soia, può essere denominato biologico quando almeno il 95% della sostanza secca è costituito da prodotti agricoli biologici. Ad esempio, per la bevanda di soia la soia, per la margarina gli olii con cui è stata ricavata, per la margarina di mandorla, prima denominato burro di mandorla bio, oltre agli olii eventualmente presenti, la mandorla stessa, ma questo non impedisce al produttore di utilizzare anche altri ingredienti biologici nella ricetta del “burro” di mandorle, l’importante è superare la soglia del 95%. Attenzione però, alcuni prodotti possono riportare nella lista degli ingredienti alcuni con la specifica “DA AGRICOLTURA BIOLOGICA”, con una percentuale in parentesi:potremmo essere di fronte ad un prodotto trasformato, dove la percentuale di sostanza secca attribuibile a prodotti agricoli biologici è inferiore al 95%. Per riconoscerli basta constatare l'assenza del logo del biologico europeo, perche su questi prodotti non è possibile apporlo.1

Come riconosco un prodotto biologico

Le risposte e le garanzie che cerchiamo sono tutte in etichetta, in quanto il Regolamento dal 2010 parla chiaro e definisce tutte le informazioni obbligatorie da riportare:

  1. Nome e indirizzo dell’operatore, del proprietario e del venditore del prodotto
  2. Nome del prodotto
  3. Numero di codice. E’ il numero di codice attribuito dallo Stato all’organismo di controllo del biologico che ha effettuato le proprie verifiche.
  4. Logo europeo. Il logo europeo di riconoscimento del biologico è la famosa foglia su sfondo verde formata dalle stelline bianche. Quando i prodotti hanno provenienza mista, UE ed extra UE, potreste trovare sulle confezioni una dicitura doppia, ad esempio “Agricoltura UE – Non UE”.
  5. Codice operatore: è il codice del produttore. Potreste utilizzarlo per reperire maggiori informazioni sul produttore e sulla relativa certificazione, direttamente sul sito dell’organismo di controllo. Leggendo in etichetta queste informazioni potete stare tranquilli: state consumando un prodotto biologico.1

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