La valutazione dei consumatori "Foodu Test" | Foodu
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La valutazione dei consumatori "Foodu Test"

L'importanza dell'analisi sensoriale

Le caratteristiche chimiche e qualitative di un prodotto sono importanti, ma non consentono in assoluto di stabilire la qualità di un alimento. Infatti, alcuni prodotti eccellenti da un punto di vista nutrizionale, salutistico, di sostenibilità, etc... possono avere difetti organolettici anche gravi, che possono compromettere l'apprezzabilità, ma anche la qualità stessa del prodotto.

Foodu ha introdotto una metodologia scientifica di valutazione per l'approvazione di tutti i prodotti presenti nel suo e-commerce collaborativo. Un consumatore che vuole orientarsi nella scelta di un prodotto potrà così avere a disposizione delle valutazioni oggettive e certificate, ben più valide delle tipiche recensioni, per fare un esempio le 5 stelline che si possono trovare in tanti siti ed e-commerce. Questo, unito alle altre caratteristiche della scheda prodotto, daranno un quadro certo, completo ed esaustivo al consumatore.

In questa pagina è descritto il protocollo di analisi sensoriale utilizzato dai consumatori che decidono di valutare i prodotti che vengano messi in vendita nel nostro e-commerce.

Il panel può essere di due tipi, un panel di esperti, che partecipano al progetto in maniera più continuativa, che sono quindi specificatamente addestrati per farlo, o un panel di consumatori, tipicamente gli avventori ad un evento, che nell'ambito dell'evento stesso vengono a conoscenza della metodologia e provano a metterla in pratica.

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Il caso dell'olio evo

Prendiamo l'esempio dell'olio, alimento per il quale la valutazione sensoriale è ormai stata ampiamente studiata ed è utilizzata addirittura in ambito normativo. Non è un caso, infatti, che spesso si verifichino condizioni per le quali un olio risulti "extravergine" alle analisi chimiche, ma non all’esame organolettico, quando invece raramente succede il contrario. Pertanto, l’olio vergine d’oliva è il primo prodotto alimentare per il quale l’analisi sensoriale entra fra i parametri/caratteristiche utilizzati con fini di discriminazione merceologica.

Per questo, l’analisi sensoriale (valutazione organolettica) basata sul sistema del Panel test (metodologia analitica standardizzata che vede operare un gruppo di assaggiatori selezionati, addestrati ed allenati), contribuisce a dare un giudizio globale sulla qualità di un prodotto e costituisce un elemento di caratterizzazione e differenziazione fra tanti prodotti proposti sul mercato, analiticamente simili fra loro.

Panel esperti

Il Panel esperti opera secondo le consuetudini dei panel di analisi sensoriale. Si tratta di operatori selezionati e addestrati. Esiste molta letteratura in merito e non si ritiene necessario riportare qui ulteriori dettagli. Si vedano gli allegati con i documenti del COI "Consiglio Oleico Internazionale", per farsi un'idea di come avviene la valutazione sensoriale nel caso in cui l'alimento sia l'olio extravergine.

Panel consumatori

La valutazione sensoriale è stata tradizionalmente suddivisa in due aree ben distinte:

  1. test analitici, aventi l'obiettivo di valutare le caratteristiche sensoriali di un alimento
  2. test edonistici, nei quali i consumatori valutano le loro preferenze/accettabilità.

Uno dei dogmi centrali della materia è stato quello di far corrispondere a questi due tipi di test, due tipologie di valutatori e cioè valutatori addestrati da una parte e consumatori abituali dall'altra. Per anni si è pensato che i consumatori non fossero capaci di effettuare test analitici.

Negli ultimi vent'anni tuttavia, lo sviluppo di nuove metodologie di caratterizzazione sensoriale ha molto acceso il dibattito sulla possibilità che anche consumatori non addestrati potessero effettuare tali test. La linea tra esperti e consumatori si è andata sfumando. Le ricerche condotte hanno infatti dimostrato che anche i consumatori, sotto determinate circostanze, sono in grado di effettuare valutazioni attendibili 3.

Obiettivo dei test preliminari

L'obiettivo è quello di:

  1. dare una informazione attendibile circa il gradimento da parte dei consumatori
  2. oltre l'indicazione di gradimento, che ha il limite di non tenere conto delle preferenze di un altro soggetto, corredare ogni prodotto di una descrizione delle sue caratteristiche gustative, di modo che ognuno possa scegliere quello più adatto ai propri gusti!

Metodologia di test sensoriale

Ogni partecipante alla valutazione compilerà una scheda di assaggio, che richiede di valutare i prodotti in base a:

  • gradimento generale
  • attributi sensoriali definiti dal partecipante stesso

Ogni consumatore non dovrà necessariamente provare tutti i campioni, ma solo un sotto-insieme, definito attraverso un Partially Balanced Incomplete Block Design.

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Dettagli sulla metodologia di test

Il metodo di valutazione è basato su ordinamento, per quanto riguarda il gradimento (ISO-8587) ed è ispirato al free-choice-profiling (Williams e Langron 1984) per quanto riguarda la descrizione sensoriale. Il consumatore dovrà ordinare i campioni dal più gradito al meno gradito e poi, esaminando un campione alla volta, definire quali sono le sue caratteristiche sensoriali, elencando degli attributi e se sono attributi positivi, negativi o neutri.

Fare i test è divertente

Durante i test fatti è emerso che:

  • scoprire che esiste tanta diversità nei prodotti, quindi assaggiare un numero elevato di prodotti è divertente
  • dover definire in autonomia le sensazioni è divertente, perchè scavare nella memoria sensoriale è divertente, sentire un sapore che ricorda un sapore già sentito, doverlo definire a parole proprie, è divertente.
  • confrontarsi è divertente, sarà bene quindi suddividere il test in una prima parte, da effettuare in autonomia, per evitare un effetto "gregge", seguita da una fase di confronto, dalla quale potrebbero emergere per tutti, nuovi attributi, percepiti, ma non esplicitati.

Il numero di campioni valutati da ogni tester sarà compreso tra 3 e 5, in base alla difficoltà dovuta alla tipologia di alimento sotto test. Dopo aver fatto dei test, 5 è risultato essere il numero massimo di campioni valutabili da un non esperto.

Dai test è emerso che il processo di ordinamento è più naturale se effettuato "dal più, al meno". Il formulario di ordinamento dovrà essere quindi verticale. Il tester per aiutarsi potrà disporre i campioni in verticale sul tavolo.

Le metodologie presenti in letteratura e prese in considerazione sono state:

  • flash profiling (Dairou et al. 2002), cioè definizione autonoma degli attributi e ordinamento dei campioni, dal più intenso al meno intenso, per ogni attributo
  • free choice profiling (Williams e Langron 1984), cioè definizione autonoma degli attributi e definizione della sua intensità su scala graduata.

Il free choice profiling è risultato più semplice dell'ordinamento, per cui si opterà per quest'ultimo. Per una ulteriore semplificazione il tester non dovrà indicare l'intensità dell'attributo, ma solo se questo è presente o meno, oltre ad indicare se l'attributo è positivo o negativo.

Analisi statistica dei risultati

L'analisi statistica è realizzata attraverso un software proprietario in grado di elaborare statisticamente i dati di diversi test comparativi. Il metodo statistico è ispirato a Best 20164. La valutazione non è mai effettuata su un unico prodotto, ma sempre confrontando più prodotti in una o più sessioni di valutazione. Ogni soggetto può comparare anche solo un sottoinsieme dei prodotti; ciononostante il software produce un punteggio, corredato di livello di significatività, per tutti i prodotti nel paniere, incrociando le valutazioni di più soggetti, attraverso quelli che in letteratura sono noti come PBIB (Partially Balanced Incomplete Block Design).

Incrociando tutte le fonti di informazioni previste dalla scheda di valutazione e tutti i test, attraverso un algoritmo proprietario viene prodotto un punteggio su una semplice scala da 1 a 10. Inoltre il consumatore ha anche l’informazione sulle caratteristiche sensoriali del prodotto, potendo quindi ipotizzare quale ne sarà il sapore.

Il software di analisi produce un valore di significatività del test nel suo complesso ed un valore di significatività dei confronti a coppie, prodotto per prodotto.

Alcuni casi di studio

Si veda ad esempio il risultato di un piccolo test sulle mandorle, da cui si evince una forte preferenza per le mandorle californiane, caratterizzate da una maggiore cronccantezza e dolcezza, rispetto a delle mandorle pugliesi della cultivar Filippo Cea. Tra i due produttori di mandorle Filippo Cea uno è stato preferito all'altro in quanto le sue mandorle possedevano un maggiore ricchezza "aromatica", mentre le altre, essendo né dolci né aromatiche, sono state definite come "insipide".

Visto il ridotto numero di partecipanti al test l'analisi è risultata statisticamente non significativa, come dimostrato dal p-value del Test di Skilling-Smack maggiore di 0.05, tanto meno risultano confronti a coppie significativi nella relativa matrice.

Come esempio di test statisticamente significativo si veda invece il test sugli oli evo (p-value del Test di Skilling-Smack minore di 0.05). Interessante sottolineare che in tale test i consumatori hanno identificato un olio come particolarmente apprezzato, definendolo appunto "fruttato", termine solitamente utilizzato dai panelisti professionisti. Il dato è stato confermato da assaggiatori di olio professionisti interpellati che hanno confermato la superiore qualità gustativa di tale olio, caratterizzato appunto da un intenso fruttato.

Da un test sulle farine è invece emerso una forte significatività dei confronti a coppie, come si evince dalla matrice a fondo pagina, riconoscibile dal titolo "Significant Pairwise Comparison".


  1. Childs J.L., Yates M.D., & Drake M.A. (2007). Sensory properties of meal replacement bars and beverages made from whey and soy proteins. Journal of food science, 6, 425-434. 

  2. Coda, R., Rizzello, C.G., Trani, A., & Gobbetti, M. (2011). Manufacture and characterization of functional emmer beverages fermented by selected lactic acid bacteria. Food Microbiology, 28, 526-536. 

  3. ARES, Gastón; VARELA, Paula. Trained vs. consumer panels for analytical testing: Fueling a long lasting debate in the field. Food Quality and Preference, 2017, 61: 79-86. 

  4. Best, Donald John, et al. "Comparing nonparametric tests of equality of means for randomized block designs." Communications in Statistics-Simulation and Computation 45.5 (2016): 1718-1730. 

Commenti
0 discussioni attive, 9 archiviate (Nascondi archiviate)
  • qualità attributi bevande vegetali
    Archiviato da antonella 6 anni fa
    - 6 anni, 1 mese fa

    in che modo gli attributi elencati definiscono la qualità del prodotto?

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    • - 6 anni, 1 mese fa

      a pensarci bene non ha senso definirlo a priori, l'amaro ad esempio ad alcuni può piacere, ad altri no. Inoltre per uno stesso individuo l'accettazione dipende da una soglia: può piacere il dolce, ma non il troppo dolce!!
      Penso che quindi debba essere il consumatore ad esprimersi circa il gradimento e l'intensità a cui l'attributo è gradevole!

      • - 6 anni, 1 mese fa

        Concordo!
        Solitamente nelle analisi sensoriali possono essere inseriti attributi che devono essere valutati obiettivamente (anche grazie al precedente addestramento) e attributi di gradevolezza generale. Vedendo anche le varie pubblicazioni sui metodi rapidi viene chiesto di analizzare i campioni in base a parametri oggettivi. Questo permette ad un consumatore che consulta la guida ai prodotti del wiki, una volta inseriti i valori in guida o dato il risultato del panel evento, di scegliere il prodotti migliore per i propri gusti in base alla classificazione oggettiva dei prodotti.

        Rispondi
  • Ripetibilità test del panel consumatori
    Archiviato da admin 6 anni, 2 mesi fa
    - 6 anni, 3 mesi fa

    vogliamo che le loro valutazioni siano "ripetibili"? se si come facciamo per ottenere tale ripetibilità?

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    • - 6 anni, 2 mesi fa

      io penso che questa primo evento sarà un banco di prova. avremo l'opinione degli esperti e quella dei consumatori e potremo verificare quanto corrispondono. Il problema è: dato un mini-corso di tot minuti, tot parametri da valutare, quanti assaggi per prodotto servono per ottenere una valutazione ripetibile?
      In questa prima fase propongo di limitare il numero di prodotti in "gara consumatori" a 3 o 4 in modo da
      1- rendere la cosa gestibile dai consumatori
      2- avere un elevato numero di assaggi per ogni prodotto
      Potremo quindi fare delle analisi statistiche per capire quale sarebbe stato il numero di assaggi ottimale, ad esempio confrontando sotto-campioni casuali di assaggi con li campione complessivo.
      Ripeto quindi di considerare questo primo premio solo come un banco di prova per aiutarci a costruire un protocollo adeguato.

      • anonimo
        - 6 anni, 2 mesi fa

        Ok...considera però che da quanto ho visto per un panel esperto il numero ottimale è di 8-12 mentre per un consumer test più alto è il numero migliore sarà il risultato
        Credo che difficilmente possa essere allineato il parere dei due panel

  • quali sono i parametri che il consumatore dovrebbe valutare?
    Archiviato da admin 6 anni, 2 mesi fa
    - 6 anni, 3 mesi fa

    il consumatore dovrebbe solo dire "quanto ti piace?" o esprimersi su una valutazione sensoriale? Io preferirei la seconda

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    • - 6 anni, 3 mesi fa

      Per me possiamo cercare un numero molto limitato di descrittori da spiegare prima dell'analisi sensoriale (4-5) tra cui inserire anche "apprezzabilità generale".
      Spesso in laboratorio utilizziamo questo metodo. In questo modo hai un giudizio complessivo sulla preferenza generale ma anche un'analisi dettagliata di alcuni attributi (es. acido, fagioloso/legume, ecc.)

      Rispondi
  • Formazione panel consumatori
    Archiviato da admin 6 anni, 2 mesi fa
    - 6 anni, 3 mesi fa

    Durante l'incontro con BIOL, loro pensavano, nel corso dell'evento, di fare un mini addestramento della platea. La cosa mi sembra interessante per i consumatori e darebbe maggiore attendibilità ai risultati.

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    • - 6 anni, 3 mesi fa

      Be questo risolve penso tutti i problemi. Se la valutazione è oggettiva perchè il consumatore viene addestrato non serve che li assaggi tutti per dare il voto.
      Mi piace questa soluzione

      • - 6 anni, 3 mesi fa

        Sono d'accordo su fare una mini formazione ma non credo che una formazione di un paio di ore (per gli assaggiatori servono almeno 20 ore per avere riconosciuta l'idoneità all'assaggio + una serie di sedute di assaggio guidate su circa 100 campioni) possa rendere così oggettiva la valutazione da poter evitare di far assaggiare tutti i prodotti. Dagli articoli letti con i consumer test è il numero di persone che assaggiano i prodotti che rendono il test affidabile!
        Rimango dell'opinione che la cosa migliore sarebbe far assaggiare tutti i prodotti. Chiaramente se sono troppi (es. più di 10) potrei considerare valida questa proposta per una questione organizzativa, ma con meno campioni secondo me è meglio tutti

        • - 6 anni, 3 mesi fa

          hai ragione, ma ricordiamoci sempre che è il voto del non esperto ma del consumatore, secondo me poi l'idea del mini corso è proprio carina

          • - 6 anni, 2 mesi fa

            Penso che dovremmo stare nelle due ore complessive, tra addestramento e valutazione dei prodotti in gara. Per quanto riguarda il numero di prodotti vedi discussione "Ripetibilità test del panel consumatori"

  • Quali bevande consideriamo?
    Archiviato da admin 6 anni, 2 mesi fa
    - 6 anni, 3 mesi fa

    Oltre Soia e Mandorla quali altre bevande consideriamo?
    Dalle mie ricerche quelle più ricercate sono:
    avena,mandorla,riso,soia
    Io mi limiterei a queste e aggiungerei la classifica di riso e avena entro l'evento

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  • inserimento valutazioni da smartphone
    Archiviato da admin 6 anni, 2 mesi fa
    - 6 anni, 3 mesi fa

    i consumatori potranno inserire le loro valutazioni direttamente sul sito tramite il loro smartphone.

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  • Descrizione dettagliata del processo
    Archiviato da admin 6 anni, 2 mesi fa
    - 6 anni, 3 mesi fa

    per quanto riguarda le modalità di svolgimento degli assaggi, l'elaborazione statistica, etc... abbiamo del materiale da cui studiare? dovremmo iniziare ad implementare tutto ciò direttamente in wikonsumer, prima di farlo però sarebbe bene descrivere qui il processo

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  • Troviamo un modo per far assaggiare tutti i prodotti a tutti
    Archiviato da admin 6 anni, 2 mesi fa
    - 6 anni, 3 mesi fa

    Non so come ma penso che per scegòliere il migliore tutti dovrebbero assaggiare tutti i prodotti. Pensiamoci

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    • - 6 anni, 3 mesi fa

      A mio avviso è al di la della capacità di valutazione di un "NON professionista" quella di riuscire a gestire un numero di prodotti superiore a 3/4. Farei assaggiare loro tutti i prodotti, ma suddividendoli, in maniera che ogni ogni consumatore assaggi massimo 3 4 o 5 prodotti. quindi se ad esempio il consumatore x assaggia i prodotti A B e C, il consumatore y assaggio B C e D, il consumatore z assaggia A C e D, etc...distribuiremo i campioni in maniera che ogni prodotto abbia lo stesso numero di valutazioni.

      • - 6 anni, 3 mesi fa

        penso che in questo modo i voti non sarebbero attendibili. Come posso mettere voto 10 a un prodotto se non ho assaggiato un altro che magari potrebbe essere migliore?

        • - 6 anni, 3 mesi fa

          se non ho capito male è proprio il principio alla base dei panel test. Quando il numero di valutazioni è abbastanza ampio il test è ripetibile (cioè ottengo sempre lo stesso risultato), anche se faccio rifare il test da un altro panel di assaggiatori.

          • - 6 anni, 3 mesi fa

            si ma penso valga sugli stessi prodotti non su prodoptti differenti

            • - 6 anni, 3 mesi fa

              Effettivamente questo aspetto va assolutamente verificato in maniera certa

              • - 6 anni, 3 mesi fa

                Per quel che so l'attendibilità del panel per esperti è data dalla formazione. Proprio per questo motivo nel momento in cui ci sono panel in differenti città il risultato dovrebbe essere lo stesso. Inoltre per i panel ufficiali solitamente vengono sottoposti a prove di accreditamento dove viene anche verificata la "corretta taratura" degli assaggiatori.
                Nel caso dei consumatori credo che l'attendibilità sia data dalla creazione del pool di assaggiatori che dovrebbero rappresentare tutta la platea dei possibili consumatori di quei prodotti. Sono dell'opinione che tutti dovrebbero avere la possibilità di assaggiare tutti i prodotti sia per evitare errori nella valutazione sia per aumentare l'attendibilità dei risultati visto che tutti gli assaggiatori hanno assaggiato i prodotti e di conseguenza si ha un campione di persone maggiore

                Rispondi
                • - 6 anni, 3 mesi fa

                  Tanto non penso assolutamente che raggiungeremo più di 10 partecipanti come produttori, anzi ...

                  • - 6 anni, 3 mesi fa

                    non possiamo però arrivare all'evento senza aver prima verificato che una persona comune, avendo le stesse informazioni che forniremo all'evento, sia in grado di gestire la cosa in autonomia!

                    • - 6 anni, 3 mesi fa

                      Ma per il test al consumatore si tratta di dire solo "quanto ti piace?" quindi non ha bisogno di una preparazione, ho trovato questo link che dice di effettuare una scala di apprezzabilità invece di confrontare i prodotti (www.gustosalutequalita.it/it/attivita-ibimet/consumer-science/test-affettivi/test-di-accettabilita/metodo-con-scala-edonica-a-9-punti)

                      • - 6 anni, 3 mesi fa

                        https://agriregionieuropa.univpm.it/it/content/article/31/15/qualita-dei-prodotti-agroalimentari-e-scelta-dei-consumatori-il-ruolo-della

                        • Apriamo discussioni separate
                          - 6 anni, 3 mesi fa

                          da un confronto con anto, siamo giunti alla conclusione che effettivamente c'è un limite al numero di prodotti che un consumatore può assaggiare. Rimangono però aperte altre tematiche cioè:
                          - è prevista una formazione del pubblico?
                          - quali sono i parametri che il consumatore dovrebbe valutare?
                          - vogliamo che le loro valutazioni siano "ripetibili"? se si come facciamo per ottenere tale ripetibilità?

                          Questo thread sta affrontando troppe tematiche tutte insieme, dirottiamo ogni singolo aspetto in una discussione separata!!

  • Apriamo a tutti i produttori la partecipazione
    Archiviato da admin 6 anni, 2 mesi fa
    - 6 anni, 3 mesi fa

    Ciao a tutti, io darei la possibilità a tutti di partecipare al premio

    Per rispondere è necessario annullare l'archiviamento
    • - 6 anni, 3 mesi fa

      Su questo siamo penso tutti d'accordo, bisogna solo aggiornare il testo

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