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Latte di soia: proprietà e benefici

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Gli esperti di Foodu ti spiegano le proprietà e i benefici della bevanda alla soia.

Sulle proprietà e i benefici della bevanda alla soia spesso si trovano online informazioni poco complete e a volte anche sbagliate. All'interno di questa pagina andremo a scoprire i benefici e le proprietà della bevanda alla soia, grazie alle analisi e agli studi approfonditi, e sempre verificati, degli esperti di Foodu.

Tutte le domande sulla bevanda alla soia, proprietà e benefici che ti sei sempre posto, oggi avranno finalmente risposta!

La bevanda alla soia è in grado di ridurre il colesterolo cattivo, grazie ai fitosteroli che contiene; questi hanno un effetto benefico sulla salute dei soggetti diabetici e sono in grado di proteggere le nostre ossa dalla perdita di calcio. Alcune sue componenti sono anche coinvolte nel dimagrimento. La bevanda alla soia ha molte proprietà che ti invitiamo a leggere e scoprire all'interno di questa pagina scritta dal team di esperti di Foodu.


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1. Previene e migliora l'osteoporosi

Tra le tante proprietà della bevanda alla soia, una spicca in assoluto. L'osteoporosi è caratterizzata da una diminuzione della resistenza scheletrica per minore densità e qualità dell’osso con conseguente aumento del rischio di sviluppare fratture traumatiche o spontanee 6. Tale patologia si può prevenire seguendo un' alimentazione equilibrata e fornendo un giusto apporto di calcio e vitamina D 1.

La soia, pur contenendo poco calcio e vitamina D, ha comunque un effetto protettivo nei confronti dell'osteoporosi perchè contiene fitoestrogeni.

Bevanda alla Soia e Calcio

Le principali fonti alimentari di calcio sono rappresentate dal latte e dai suoi derivati, che lo contengono nella forma maggiormente biodisponibile. Nel caso in cui si scegliesse la bevanda alla soia, è bene ricordare che non possiede le stesse caratteristiche nutrizionali del latte vaccino, poiché presenta uno scarso contenuto di calcio (13mg/100ml) ed è carente di vitamina D.

Sarà fondamentale scegliere, quindi, la bevanda alla soia con calcio aggiunto, nutriente fondamentale per la salute delle ossa. In commercio molte varietà di tale bevanda alla soia sono arricchite con vitamine, quali la vitamina B12, e addizionate di carbonato di calcio, fonte di questo minerale 4.

Bevanda alla Soia e Vitamina D

La vitamina D è una vitamina liposolubile fondamentale per il controllo dei livelli di calcio e fosforo nel sangue e, quindi, importantissima per una corretta formazione e mantenimento del tessuto osseo. La carenza di vitamina D favorisce, perciò, lo sviluppo di osteoporosi e, nelle forme più severe, di osteomalacia, attraverso la riduzione dell'assorbimento intestinale di calcio 2.

Gli isoflavoni della bevanda alla soia

Gli alimenti a base di soia, sono ricchi di isoflavoni (genisteina, daidzeina e gliciteina) antiossidanti che mimano l'azione degli estrogeni, i principali ormoni sessuali femminili, e si dimostrano efficaci nel moderare i disturbi tipici della menopausa. Gli isoflavoni hanno una struttura simile a 17-β estradiolo, un ormone sessuale femminile che fa parte della categoria degli estrogeni e determinano lo sviluppo delle tipiche caratteristiche del sesso femminile, e possono quindi agire come modulatori selettivi dei recettori degli estrogeni 3.

Pertanto il consumo abituale della bevanda alla soia e degli altri prodotti a base di soia impedisce, per effetto estrogenico, la perdita di calcio da parte delle ossa e anche il blocco di assorbimento del calcio, causato quando i livelli di estrogeni diminuiscono nel plasma sanguigno. La bevanda alla soia, di conseguenza, può ostacolare la rarefazione del tessuto osseo a cui la popolazione femminile è più esposta proprio dopo la menopausa 7.

Una delle più recenti conferme dei benefici della soia contro l'osteoporosi viene da uno studio inglese 5 che ha stabilito che le sostanze contenute nella soia rallentano la demineralizzazione ossea, con un meccanismo simile a quello dei principali medicinali utilizzati contro l’osteoporosi. Va ricordato che la forma nella quale viene assunta la soia può influire sulla sua azione: la bevanda alla soia è particolarmente efficace nella riduzione del rischio di frattura.


  1. S. Adami, F. Bertoldo, M.L. Brandi, C. Cepollaro, P. Filipponi, E. Fiore, B. Frediani, S. Giannini, S. Gonnelli, G.C. Isaia, G. Luisetto, E. Mannarino, C. Marcocci, L. Masi, C. Mereu, S. Migliaccio, S. Minisola, R. Nuti, G. Rini, M. Rossini, M. Varenna, L. Ventura, G. Bianchi. (2009) Linee guida per la diagnosi, prevenzione e terapia dell’osteoporosi. Reumatismo 61:260-284. 

  2. Ishimi, Y. (2015) Osteoporosis and Lifestyle. J Nutr Sci Vitaminol, 61: S139-S141. 

  3. Ishimi Y. (2009) Soybean isoflavones in bone health. Forum Nutr 61: 104-116. 

  4. NIH Consensus Statement Online (2000) Osteoporosis Prevention, Diagnosis, and Therapy. March 27-29: 1-36. 

  5. Sathyapalan, T., Aye,M., Kilpatrick,E.M., Rigby, A.S., Fraser,W.D., Thatcher, N.J., Atkin, S.L. (2015) Soy protein with isoflavones reduce bone turnover markers in women during their early menopause- a randomised double blind parallel study. Endocrine Abstracts 38P5| DOI:10.1530/endoabs. 

  6. WHO (2001) The world health report 2001 - Mental Health: New Understanding, New Hope 

  7. Wu J, Oka J, Tabata I, Higuchi M, Toda T, Fuku N, Ezaki J, Sugiyama F, Uchiyama S, Yamada K, Ishimi Y. (2006). Effects of isoflavone and exercise on BMD and fat mass in postmenopausal Japanese women: a 1-year randomized placebo-controlled trial. J Bone Miner Res 21: 780-789. 


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2. Estrogeni come terapia ormonale

La bevanda alla soia, contiene fitoestrogeni, molecole ormone simili che possono legarsi ai recettori per gli ormoni presenti nel corpo umano, imitando o modulando gli effetti degli ormoni veri e propri. Essi possono avere un ruolo importante nel contrastare alcune patologie che sconvolgono il sistema ormonale nella donna.

Le cisti, cosa sono e quando bisogna averne paura

La cisti ovarica è una sacca di neo formazione, contente sostanze liquide, solide o semi-solide, riscontrabile sulle ovaie. La formazione di cisti ovariche è un fenomeno molto frequente, che spesso non riveste nemmeno un carattere patologico, essendo legato al funzionamento delle ovaie.

Alcune volte le cisti sono correlate ad una patologia, la sindrome dell’ovario policistico (PCOS), che colpisce dal 5 al 20% della popolazione mondiale femminile.1

Sintomi della PCOS

La sintomatologia è molto complessa, comprende:

-disturbi della funzione riproduttiva;

-sindrome premestruale e danni estetici ( perdita di capelli, comparsa di peluria e acne, causata dall’ipersecrezione di ormoni maschili)

-crescita delle ovaie e follicoli immaturi disposti sulla superficie esterna,

-elevato numero di cisti 2

Alla base della sindrome c’è, dunque, una disfunzione ormonale.

I fitoestrogeni della soia

La bevanda alla soia, con il suo contenuto in fitoestrogeni, può risultare un’ottima fonte di sostanze in grado di contrastare tale sindrome. Nello specifico, risultano essere gli isoflavoni contenuti in questa bevanda a equilibrare lo squilibrio ormonale causato dalla PCOS, a dimostrarlo sono stati dei ricercatori della Kashan University of Medical Sciences, in Iran. Nello studio, le donne che assumevano il supplemento di isoflavoni della soia presentavano, rispetto al gruppo controllo che non lo assumeva, un miglior assorbimento dell’insulina, una diminuzione della concentrazione di androgeni liberi e dei trigliceridi nel sangue. 3

Bevanda alla soia un anticoncezionale.... vero o falso?

Navigando su internet è possibile imbattersi in alcuni post che attribuiscono ai fitoestrogeni la capacità di rendere la bevanda alla soia, una vera e propria pillola anticoncezionale, interrompendo di fatto il ciclo mestruale in quanto la loro assunzione interferirebbe con il normale sviluppo dell' ovulo. Attualmente, però, non esiste in letteratura scientifica uno studio che confermi tale teoria.

La bevanda alla soia è utile anche in altre occasioni

Grazie ai fitoestrogeni la bevanda alla soia ha effetti positivi anche sulle donne in menopausa: alcuni studi riportano una riduzione del 45% dell'incidenza di vampate di calore 4 (un tipico sintomo), mentre un altro studio riporta che il consumo di soia non avrebbe effetti positivi sulla frequenza di vampate di calore, ma solo sulla loro intensità 5. La bevanda alla soia è anche efficace nel contrastare l'osteoporosi: uno studio inglese 6 che ha stabilito che le sostanze contenute nella soia rallentano la demineralizzazione ossea con un meccanismo simile a quello dei principali medicinali utilizzati contro l’osteoporosi.

Gli effetti di tale bevanda contro i sintomi della menopausa e contro l'osteoporosi sono meglio spiegati negli articoli dedicati, che potete ritrovare sempre in questa sezione.


  1. Aziz et al. "Polycystic ovary syndrome" Nature Reviews Disease Primers (2016) 

  2. http://www.endocrinologiamoretti.info/contenuto/Attivit%C3%A0%20di%20Ricerca/Sintomatologia%20da%20eccesso%20di%20androgeni%20e%20signaling%20insulinico.pdf 

  3. http://press.endocrine.org/doi/pdf/10.1210/jc.2016-1762 

  4. Sathyapalan, T., Aye,M., Kilpatrick,E.M., Rigby, A.S., Fraser,W.D., Thatcher, N.J., Atkin, S.L. (2015) Soy protein with isoflavones reduce bone turnover markers in women during their early menopause- a randomised double blind parallel study. Endocrine Abstracts 38P5| DOI:10.1530/endoabs. 

  5. Albertazzi P, Pansini F, Bonaccorsi G, Zanotti L, Forini E, De Aloysio D. (1998) The effect of dietary soy supplementation on hot flushes. Obstet Gynecol. 91(1):6-11. 

  6. Sathyapalan, T., Aye,M., Kilpatrick,E.M., Rigby, A.S., Fraser,W.D., Thatcher, N.J., Atkin, S.L. (2015) Soy protein with isoflavones reduce bone turnover markers in women during their early menopause- a randomised double blind parallel study. Endocrine Abstracts 38P5| DOI:10.1530/endoabs. 


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3. Fa dimagrire

Una delle domande che più spesso ci viene rivolta è se la bevanda alla soia fa dimagrire. In questo paragrafo approfondiremo la questione grazie all'intervento dei nostri esperti e nutrizionisti.

Gli isoflavoni e la beta conglicinina, contenuti nella soia, si sono rivelati ottimi alleati ai fini del dimagrimento.

Riduce la formazione di grassi

Finora ci sono dati limitati per quanto riguarda gli effetti delle proteine della soia sulla perdita di peso a lungo termine. In diversi studi sugli animali, è emerso che quelli alimentati con le proteine della soia in un regime ipocalorico perdevano maggiormente peso rispetto ad altri alimentati con le proteine del latte 5.

Questo effetto sembra sia dovuto sia agli isoflavoni che alla beta conglicinina, in grado di ridurre i livelli dei trigliceridi nel sangue, sopprimere la sintesi di acidi grassi e quindi favorire il dimagrimento 6. La beta conglicinina è una sostanza di natura proteica in grado di stimolare il rilascio dell'ormone colecistochinina (CCK), implicato nella riduzione della fame e nel determinare il senso di sazietà.

Come dieta iperproteica? no grazie!

La soia offre il maggiore quantitativo di proteine rispetto a quelle di qualsiasi altro vegetale. Diversi studi evidenziano come seguire una dieta ipocalorica con un apporto proteico moderatamente elevato per breve tempo (1,2 g/kg/die contro 0,8g/kg/die raccomandato dai L.A.R.N) fa dimagrire maggiormente rispetto a una dieta normoproteica 2, tuttavia dopo i primi 6 mesi l'effetto si perde.

Inoltre se si esagera...

Il consumo protratto nel tempo di proteine animali due volte maggiore rispetto alle dosi giornaliere raccomandate, risulta potenzialmente associato a elevati rischi di patologie renali, cardiache e tumori 3.

Integrare coi cereali

Le proteine della soia non forniscono tutta la gamma di aminoacidi essenziali al nostro organismo. Questo problema può essere ovviato accostando la soia ai cereali (gli amminoacidi di cui sono carenti i cereali ne è ricca la soia, e viceversa).

Evitare quello zuccherato

La bevanda alla soia, inoltre possiede zuccheri a basso indice glicemico, che ci forniscono energia in modo lento e progressivo, senza produrre picchi di insulina che scatenano la fame. Per questo motivo andrebbero evitate le bevande di soia addizionate di elementi dolcificanti (alla vaniglia, al cioccolato...) perché contengono una quota maggiore di zuccheri semplici.


  1. Astrup A. the satiating power of protein - a key to obesity prevention? Am J Clin Nutr 82(1):1-2, 2005 

  2. Jia Li, Cheryl L. H. Armstrong, and Wayne W. Campbell “Effects of Dietary Protein Source and Quantity during Weight Loss on Appetite, Energy Expenditure, and Cardio-Metabolic Responses” Nutrients. 8(2): 63, 2016. 

  3. Fontana, L. et al. (2016). Decreased Consumption of Branched-Chain Amino Acids Improves Metabolic Health. Cell Rep 16, 520–530 

  4. Lang V, Bellisle F, Oppert JM, Craplet C, Bornet FR, Slama G, Guy-Grand B. “Satiating effect of protein in healthy subjects: a comparison of egg albumin, casein, gelatine, soi protein, pea protein, and wheat gluten” Am J Clin Nutr 2008 

  5. Manuel T. Velasquez1 and Sam J. Bhathena “Role of Dietary Soy Protein in Obesity” Int J Med Sci. 4(2): 72–82, 2007 

  6. Moriyama T1, Kishimoto K, Nagai K, Urade R, Ogawa T, Utsumi S, Maruyama N, Maebuchi M. “Soybean beta-conglycinin diet suppresses serum triglyceride levels in normal and genetically obese mice by induction of beta-oxidation, downregulation of fatty acid synthase, and inhibition of triglyceride absorption”. Biosci Biotechnol Biochem. 68(2):352-9, 2004. 


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4. Ideale per il diabete

Tra i benefici di questa bevanda vegetale, uno dei più importanti, è quello tra la bevanda alla soia e il diabete. Il consumo regolare della bevanda alla soia, infatti, può avere un ruolo importante nella alimentazione per diabetici

Cosa è il diabete?

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia), dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina.

L’insulina è l’ormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. 1

Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno.

Attenzione all'indice glicemico

Durante i pasti assumiamo carboidrati (soprattutto dalla pasta e dal pane, ma non solo), che vengono digeriti con conseguente produzione di glucosio, però non tutti i carboidrati sono uguali, alcuni vengono digeriti rapidamente altri lentamente. I primi innalzano più velocemente la glicemia. L’indice glicemico (IG) indica la velocità con cui un alimento fa aumentare la glicemia. Alimenti ad alto indice glicemico sono quelli che più velocemente modificano tale concentrazione. 2

Per il diabete, l'alimentazione migliore, prevede il consumo in quantità moderate di carboidrati e comprende cibi ricchi di fibre con IG basso.

Perchè posso bere la bevanda alla soia?

La bevanda alla soia naturale (ovvero la bevanda senza zuccheri aggiunti), grazie all'esigua quota glucidica (0,8 g totali e 0 di lattosio) è un alimento a basso indice glicemico (34), e può essere consumato senza timori dai soggetti che seguono un' alimentazione per diabetici, inoltre è povera di grassi, ciò facilita il controllo del peso, che ha un importante ruolo nel livello di glucosio nel sangue. 3

Inoltre gli isoflavoni, che combattono i sintomi della menopausa, hanno un effetto positivo sul benessere di un soggetto diabetico 4, e la bevanda alla soia ne è naturalmente ricca.

Attenzione però, la soia e i suoi derivati contengono sostanze chelanti, l’acido fitico tra tutti, in grado di sottrarre importanti elementi minerali, tra tutti lo zinco, che è un microelemento coinvolto nel processo di assorbimento del glucosio. 5

Ne consegue che la bevanda alla soia deve essere consumata in una dieta di diversi alimenti, naturalmente ricchi di antiossidanti, microelementi e altre vitamine. Per questo nelle persone con diabete l’introduzione giornaliera di frutta e vegetali deve essere associata ad alimenti poveri di grassi e a basso IG.


  1. http://www.epicentro.iss.it/problemi/diabete/diabete.asp 

  2. http://www.montignac.com/it/il-concetto-di-indice-glicemico/ 

  3. Food choices for people with diabetes – Italian (2010): 4 

  4. Nutritional supplementation for type 2 diabetes: a systematic review. Centre for Reviews and Dissemination in Database of Abstracts of Reviews of Effects 2011 Issue 2 Original article:Bartlett HE, Eperjesi F. Nutritional supplementation for type 2 diabetes: a systematic review. Ophthalmic and Physiological Optics. 2008; 28 (6): 503-523 

  5. Dizionario degli alimenti. Scienza e tecnica, 2009 


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5. Riduce il colesterolo

Molti studi clinici si sono concentrati sul rapporto tra la bevanda alla soia e colesterolo, dimostrando l’efficacia della soia, nella globalità dei suoi componenti, nel ridurre il livello di colesterolo cattivo (LDL) e nel ridurre il rischio di patologie dell’apparato cardiocircolatorio.

Il colesterolo è utile al nostro organismo

Il colesterolo è una molecola importantissima per il nostro organismo in quanto è componente delle membrane cellulari e precursore di numerosi ormoni, della vitamina D e dei sali biliari.

Colesterolo buono e cattivo

Il colesterolo, essendo un grasso, non è capace di circolare nel sangue se non viene accompagnato da proteine che lo rendono idrosolubile: le LDL e le HDL. Le LDL hanno un’azione negativa perché facilitano la permanenza del colesterolo all’interno delle arterie, favorendo la formazione di placche aterosclerotiche; le HDL, invece, ne facilitano il trasportano verso il fegato dove viene metabolizzato 3.

Non più di 300 mg di colesterolo al giorno

Il colesterolo proviene sia da sintesi endogena (circa l'80% è prodotto dalle cellule del fegato), sia dall'alimentazione (sintesi esogena); si raccomanda un introito con la dieta non superiore a 300 mg/die. Nella dieta per il colesterolo alto si consiglia si prediligere il consumo delle carni bianche e soprattutto del pesce; di usare come condimento olio extravergine di oliva; di limitare il consumo dei formaggi, sostituendoli con quelli light; di ridurre il consumo dei dolci e di non consumare più di 2-3 uova alla settimana 4. Oltre alla dieta, le cause di colesterolo alto nel sangue sono uno stile di vita non corretto, una ridotta attività fisica e, a volte, una predisposizione familiare 2.

La bevanda alla soia combatte il colesterolo alto

Numerosi sono gli studi che si concentrano sulla relazione tra la bevanda alla soia e colesterolo alto. La Food and Drug Administration (FDA) ha stabilito che, nel caso di livelli alti di colesterolo nel sangue, si possono sostituire tutte o parte delle proteine di origine animale con proteine della soia, diminuendo significativamente il colesterolo totale e il colesterolo LDL. La FDA basa questa decisione su studi clinici mostranti che almeno 25 g di proteine di soia al giorno abbassano il colesterolo totale e LDL 6.

Nello specifico, i nutrienti della soia che combattono il colesterolo in eccesso sono:

  • proteine: possono agire aumentando la secrezione di acidi biliari (contenti colesterolo) e stimolando il fegato a rimuovere le LDL dal sangue.

  • fosfolipidi tra cui la lecitina di Soia, complesso di fosfolipidi, ricca di omega-3, omega-6, colina, inositolo e minerali (soprattutto, ferro, calcio e fosforo). Le sue proprietà emulsionanti permettono di favorire e di supportare il passaggio dei grassi nel sangue sotto forma di emulsione, conducendo dunque in modo più agevole il colesterolo verso il fegato 1.

  • fitosteroli: alcune molecole steroidee di origine vegetale direttamente coinvolte nella riduzione dell'assorbimento intestinale del colesterolo poiché, essendo chimicamente affini, lo legano e ne impediscono il passaggio attraverso la mucosa intestinale. I fitosteroli sono anche dei potenti antiossidanti e, a prescindere dall'interazione con il colesterolo, riducono il rischio cardiovascolare 5.


  1. Hodgson JM, Puddey IB, Beilin JL, Mori TA, Croft KD (1998). Supplementation with isoflavonoid phytoestrogens does not alter serum lipid concentrations: A randomized controlled trial in humans. J. Nutr. 128, 728–732. 

  2. Leandro G, Vannozzi G (2009). Lineamenti di dietoterapia e nutrizione clinica. Editore: Il Pensiero Scientifico Edizione: 2 

  3. Mele M, Pulina G, (2016). Alimenti di origine animale e salute. Franco Angeli. 

  4. Miggiano GA (2016). La nutrizione nelle malattie del metabolismo. Una guida per la prevenzione e la terapia. Editore: Il Pensiero Scientifico. 

  5. Sacks FM, Lichtenstein A, van Horn L, Harris W, Kris-Etherton P, Winston M. (2006). Soy protein, isoflavones and cardiovascular health. An americam heart association science advisory for professionals from nutrition committee. Circulation 113, 1034–1044. 

  6. Teixeira SR, Potter SM, Weigel R, Hannum S, Erdman Jr JW, Hasler CM (2000). Effects of feeding 4 levels of soy protein for 3 and 6 wk on blood lipids and apolipoproteins in moderately hypercholesterolemic men. Am J Clin Nutr 71, 1077–84. 


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6. Contrasta il fegato grasso

Le proteine presenti nella soia potrebbero avere un ruolo fondamentale nella riduzione dell'accumulo di trigliceridi a livello epatico prevenendo quindi il cosiddetto fegato grasso.

Che cos’è il fegato grasso?

La steatosi epatica, ovvero ciò che comunemente definiamo un fegato grasso consiste in un’alterazione del metabolismo lipidico che porta ad un accumulo eccessivo di grasso nelle cellule del fegato.

Le cause

Questo è causato prevalentemente da un’eccessiva assunzione di calorie, da un'alimentazione ricca di acidi grassi, alcol e povera di fibre ed avviene maggiormente in persone in sovrappeso e obese (la steatosi epatica riguarda il 70-90% di loro) 6.

Anche il diabete è associato al fegato grasso: il 75% dei pazienti con diabete di tipo 2 presenta un quadro di steatosi epatica all'indagine ecografica.

Ulteriori fattori predisponenti sono la componente genetica, la malnutrizione e l’assunzione di alcuni tipi di farmaci 3.

Le complicanze

Le complicanze della steatosi epatica possono essere tante e vanno dall’infiammazione del fegato alla cirrosi, che può condurre verso l’insufficienza epatica 4.

Alimentazione e dieta per depurare il fegato

Le scelte alimentari che fanno bene al fegato e quindi contrastano il fegato grasso sono:

  • contenere l’apporto calorico giornaliero
  • ridurre il peso corporeo
  • ridurre l'uso di bevande alcoliche

Bisogna preferire alimenti ricchi di:

  • acidi grassi insaturi
  • fibre
  • antiossidanti (vitamina C e vitamina E)
  • colina e metionina (fattori lipotropi, cioè favorenti l’allontanamento dei trigliceridi dal fegato; la colina è contenuta in buone dosi nella soia, in molti ortaggi freschi, nel fegato di vitello e nelle uova che sono ricche anche di metionina, aminoacido presente nella soia, lenticchie, fagioli, formaggi e pesce) 5

Si dovrebbe inoltre limitare il consumo di fruttosio in quanto alcuni studi lo hanno correlato con lo sviluppo di steatosi epatica attraverso la stimolazione della lipogenesi de novo 8.

Soia e fegato, gli studi scientifici

L’assunzione della bevanda alla soia potrebbe ridurre l’accumulo di grassi e dei trigliceridi nel fegato delle persone obese. La soia, infatti, ripristina in parte la via di segnalazione del metabolismo dei grassi nel fegato 1.

I potenziali benefici della bevanda alla soia sono stati testati sottoponendo animali sani e geneticamente predisposti al sovrappeso ad una dieta a base di proteine del latte oppure derivate dalla soia. I risultati hanno dimostrato che il tipo di dieta non influiva sulla condizione epatica degli animali di peso normale, mentre gli animali obesi alimentati con proteine della soia presentavano un accumulo di grassi nel fegato del 20% inferiore.

Inoltre in modelli animali l’assunzione di lecitina di soia ha dimostrato un effetto epatoprotettivo dovuto a meccanismi favorenti la rigenerazione, la stabilizzazione delle membrane cellulari e la protezione dalla perossidazione lipidica, grazie alla presenza di antiossidanti come la vitamina A e la vitamina E 2.


  1. American Society for Biochemistry and Molecular Biology (2012). Soy protein alleviates symptoms of fatty liver disease, study suggests. ScienceDaily. 

  2. Cohn JS, Wat E, Kamili A, Tandy S. (2008) Dietary phospholipids, hepatic lipid metabolism and cardiovascular disease. Curr Opin Lipidol. 19(3):257-62. 

  3. Garg A, Misra A. (2002). Hepatic steatosis, insulin resistance, and adipose tissue disorders. J Clin Endocrinol Metab 87: 3019–3022. 

  4. Grattagliano I, D'ambrosio G, Palasciano G. Steatosi e steatoepatite non alcolica (NAFLD, NASH). Inquadramento e trattamento in Medicina Generale. Medicina Generale e Cure Primarie, Scuola di Specializzazione in Medicina Interna, Università di Bari. 

  5. Loria P, Adinolfi LE, Bellentani S, et al. (2010). Expert Committee of the Associazione Italiana per lo Studio del Fegato. Practice guidelines for the diagnosis and management of nonalcoholic fatty liver disease. A decalogue from the Italian Association for the Study of the Liver (AISF) Expert Committee. Dig Liver Dis. 42(4):272-82. 

  6. Marceau P, Biron S, Hould FS, Marceau S, Simard S, Thung SN, Kral JG (1999). Liver pathology and the metabolic syndrome X in severe obesity. J Clin Endocrinol Metab 84:1513–1517. 

  7. York LW, Puthalapattu S, Wu GY (2009) Nonalcoholic fatty liver disease and low-carbohydrate diets. Annu Rev Nutr. 29:365-79. 

  8. http://www.liverfoundation.org/ 


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7. Combatte la candida?

Generalemente in una dieta anticandida, si consiglia di sostituire il latte vaccino (a causa della presenza di zuccheri di cui la candida si nutre) con altri tipi di bevande vegetali, meglio note con il termine latte (soia, avena, riso, mandorle ecc).

La bevanda alla soia potrebbe essere utilizzata come sostituto in quanto ha un minore contenuto di zuccheri.

Tuttavia secondo l'Università del Maryland Medical Center è opportuno, in caso di candida, fare attenzione anche alla bevanda alla soia in quanto tende ad acidificare il corpo, favorendo la proliferazione del fungo 1.

Cos’è la candida?

La candida o candidosi è un’infezione micotica piuttosto comune provocata da Candida albicans, un fungo che normalmente è presente in diversi distretti dell'individuo sano (nel cavo orale, nella vagina e nel tratto gastrointestinale) 5.

Quando tuttavia il controllo della sua proliferazione viene meno, inizia a moltiplicarsi dando origine a manifestazioni tipiche quali: dolore, bruciore, comparsa di secrezioni bianche e dense a livello genitale o orale 3.

Sono molte le cause della candidosi, ma sicuramente la causa principale è la disbiosi ovvero la riduzione della flora batterica intestinale, che normalmente tiene sotto controllo la candida. In tal caso, essa prolifera e lascia l’intestino migrando in sedi lontane (la pelle, la vagina o il cavo orale). La candidosi intestinale può provocare: stipsi, colon irritabile, diarrea, gonfiori, disturbi digestivi, intolleranze alimentari, allergie, predisposizione alla cistite.

Dieta anticandida

La candida si nutre di zuccheri semplici ma anche di carboidrati e lieviti, di conseguenza un’alimentazione ricca di questi alimenti rischia di dare forza alla candida 4.

Uno studio 2 ha esaminato come Candida Albicans utilizza lo zucchero: si è riscontrato che i carboidrati sono indispensabili sia per la crescita cellulare che per la conversione tra il lievito e forme fungine.

Strategie alimentari per eliminare la candida:

  • una dieta a ridotto contenuto di zuccheri.
  • l’uso di probiotici che può ridurre la probabilità di recidive riequilibrando la flora batterica locale.
  • alcune spezie come origano, chiodi di garofano, salvia, aglio e cannella sono utili per le loro azioni antimicotiche.

Il latte e i latticini, a causa del loro elevato contenuto di lattosio (uno zucchero) possono favorire la proliferazione del fungo.

Inoltre il latte può talvolta contenere tracce di antibiotici, che possono danneggiare ulteriormente la flora batterica intestinale.


  1. Ehrlich SD (2015).Candidiasis. University of Maryland Medical Center. 

  2. Han TL, Cannon RD, Villas-Bôas SG (2011). The metabolic basis of Candida albicans morphogenesis and quorum sensing. Fungal Genet 48(8):747-63. 

  3. Martins N, Ferreira IC, Barros L, Silva S, Henriques M (2104). Candidiasis: predisposing factors, prevention, diagnosis and alternative treatment. Mycopathologia. 177(5-6):223-40. 

  4. Santana IL, Gonçalves LM, de Vasconcellos AA, da Silva WJ, Cury JA and Del Bel Cury AA (2013). Dietary Carbohydrates Modulate Candida albicans Biofilm Development on the Denture Surface PLoS One 8(5): e64645. 

  5. http://www.lastampa.it/2011/11/28/scienza/benessere/medicina/candida-guarire-si-puo-bNi9kXJUj5hQgQMWvKv4GO/pagina.html 


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8. Fa crescere il seno?

Quante volte tra amiche vi sarete chieste se la bevanda alla soia fa crescere il seno? E’ probabilmente il sogno di ogni donna quello di avere un seno sodo e tonico. Stando alle ultime ricerche la maggior parte delle donne è insoddisfatta del proprio seno, tantissime sognano di poterne aumentare la misura, tuttavia, non tutte sono disposte a sottoporsi a un intervento chirurgico 1.

In Rete è facile imbattersi in notizie su effetti miracolosi di questa bevanda vegetale. Molti articoli online infatti asseriscono che la bevanda alla soia faccia crescere il seno. Il merito sarebbe da attribuire ai suoi fitoestrogeni 2. Tuttavia non esiste alcuna prova scientifica che il consumo di soia faccia aumentare la misura seno.

Come ottenere un seno tonico senza chirurgia

Tutte le donne notano come in fase di ovulazione il seno abbia un aspetto più vigoroso e ingrossato, dovuto al picco di estrogeni che accompagna questa fase del ciclo ovarico. È noto infatti, che gli estrogeni stimolano la crescita del tessuto mammario.

La soia e il la bevanda da essa derivata contengono estrogeni vegetali, quali isoflavoni e fitoestrogeni che imitano l'ormone estrogeno femminile e quindi in grado di esercitare una debole attività estrogenica nel nostro corpo. Ma un’assunzione dei fitoestrogeni della soia potrebbe avere lo stesso effetto?

Gli ormoni vegetali hanno sul corpo umano un'efficacia più limitata rispetto agli ormoni già presenti nell'organismo, quindi, affinché si verifichi un reale cambiamento dell'aspetto del seno, sarebbe necessario bere latte, o meglio, bevanda alla soia in quantità molto significative, e si tratterebbe per altro di un effetto non duraturo.

La scienza smorza gli entusiasmi

E' possibile trovare molti tipi di prodotti, le cosiddette “pillole del seno” a base di isoflavoni di soia 6. Ad oggi però non è stata riconosciuta, in Europa, la possibilità di attribuire questi effetti benefici con un'indicazione sull'etichetta.

Esiste uno studio che sostiene la tesi che integratori a base di fitoestrogeni, contenenti anche soia, possano effettivamente avere un effetto positivo 3 dovuto probabilmente ad un aumento della moltiplicazione cellulare e diminuzione dell'apoptosi (fenomeno controllato geneticamente che determina la morte programmata di una cellula) 4. Tuttavia questo studio non può essere considerato attendibile.

Accanto ai giudizi entusiastici delle aziende che li producono, un recente articolo della Società Americana dei Chirurghi Plastici però smorza gli entusiasmi sottolineando la mancanza di prove di efficacia a breve e soprattutto lungo termine di tali prodotti, mettendo i pazienti in guardia dai possibili effetti collaterali 5.

Un altro studio dell'American Society for Nutritional Sciences, analizzando la composizione chimica di uno di questi prodotti commerciali, conclude che, oltre a non presentare isoflavoni, l'assunzione al 20% del totale della dieta non comporta significativi effetti estrogenici 7.


  1. Donne insoddisfatte del proprio seno, ma impaurite dal bisturi- Chirurgia estetica- Il tempo- 24/02/2016. 

  2. Enlarge Your Breast Size Naturally - Dr. Alisha Stephen 

  3. Jin Wha Chung, MD (2003). Breast Augmentation by The Effect of Phytoestrogen. The catholic University of Korea, Saint Mary’s Hospital Orthopaedic Department, Seoul, Korea 

  4. Coldham N.G., Sauer M.J. (2001). Identification, quantitation and biological activity of phytoestrogens in a dietary supplement for breast enhancement. Food Chem Toxicol. 39(12):1211-24. 

  5. http://www.senosalvo.com/attualita_intro05.htm 

  6. http://www.soya.be/breast-enlargement.php 

  7. Setchell KD, Brown NM, Desai P, Zimmer-Nechemias L, Wolfe BE, Brashear WT, Kirschner AS, Cassidy A, Heubi JE. (2001). Bioavailability of Pure Isoflavones in Healthy Humans and Analysis of Commercial Soy Isoflavone Supplements. J. Nutr. 131, 1362S-1375S 


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9. Indicato in caso di gastrite e reflusso

Un'altra interessante relazione che vogliamo sottoporvi è quella tra la bevanda alla soia e gastrite. La soia, naturalmente ricca di isoflavoni, può avere un ruolo importante nel trattamento della gastrite e del reflusso gastrico grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie, ma non è ancora dimostrato che la bevanda derivata sia utile nel trattamento di gastrite e reflusso.

Quello che è certo è che la soia, se fermentata, interviene positivamente sull'equilibrio della flora intestinale.

La gastrite

La gastrite è una malattia infiammatoria frequente della mucosa gastrica. 1, genera acidità, bruciori, crampi allo stomaco, vomito e nausea.

Spesso è causata da cattive abitudini alimentari come l'abuso di alcol, spezie, caffè, tabacco e cibi irritanti per la mucosa gastrica e anche alcuni farmaci con proprietà gastrolesive. Anche uno stile di vita stressante può causare e acuire i disturbi gastro-intestinali 2.

Il reflusso

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo spesso legato ad alimentazione sbagliata, obesità, posture non corrette dopo i pasti, o anche ad una ernia iatale3.

Indicazioni per una dieta corretta

Ci sono diversi cibi che scatenano i sintomi delle due patologie, che andrebbero evitati. Andrebbero evitati i prodotti molto acidi (patatine fritte, succhi d'arancia, succhi al pompelmo...) ricchi di grassi e contenenti caffeina.

Per una dieta precisa e fatta su misura per le vostre esigenze, vi consigliamo di parlarne con un esperto nutrizionista o con il vostro medico di fiducia che potrà studiare con cura il vostro caso.

Bevanda alla soia e gastrite: Aiuta a lenire i sintomi?

Gli isoflavoni contenuti nella soia presentano proprietà anti-infiammatorie 4, per cui la bevanda derivata potrebbe avere un effetto benefico sui sintomi della gastrite e sul reflusso, però studi scientifici che dimostrano tale proprietà non ci sono ancora.

Soia fermentata probiotica

Alcuni studi hanno messo in evidenza che, una bevanda alla soia fermentata con aggiunta di succo di mela e prodotta utilizzando un particolare microrganismo, potrebbe essere un buon veicolo per fornire microrganismi probiotici, utili per combattere la gastrite5.

Non vi sono particolari controindicazioni

Attualmente non si ritrovano studi che correlano l'assunzione di bevande a base di soia con problemi digestivi. Pertanto non sono presenti controindicazioni per l'utilizzo di questa bevanda, anche non fermentata, in persone con disturbi all'apparato digerente. Non ci sono motivi particolari, dunque, per cui la soia dovrebbe essere indigesta.


  1. Denis Chatelain, Christophe Attencourt, Jean-François Flejou. "Les classifications des gastrites: mise au point." Revue Francophone des Laboratoires, Volume 2014, Issue 458, January 2014, Pages 31-40. 

  2. http://studiocammarota.weebly.com/gastrite.html 

  3. Giovanni Cammarota, Rossella Cianci, Luca Miele, Antonio Martino, Vittoria Vero, Alessandra Forgione, Antonio Grieco, Giovanni Gasbarrini. "Malattia da reflusso gastroesofageo: fatti e incertezze". Recenti Progressi in Medicina, 95, 1, 2004. 

  4. Aline Andres, Vassilia Theodorou, Jean Dayde, Jean Fioramonti, Lionel Bueno. "Protective effect of a food industrial soy by-product rich in isoflavones on experimental colitis and gastritis." Gastroenterology, Volume 120, Issue 5, Supplement 1, April 2001, Page A673. 

  5. R. Nout. "Quality, safety, biofunctionality and fermentation control in soya." Advances in Fermented Foods and Beverages, 2015, Pages 409-434. 


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10. Combatte i sintomi della Menopausa

La soia può rivelarsi utile per combattere e prevenire i sintomi della menopausa. Nelle prossime righe affronteremo l'argomento bevanda alla soia e menopausa spiegato dagli esperti di Foodu.

La menopausa è un "periodo fisiologico" della donna in cui gli ormoni femminili, detti estrogeni, non vengono più prodotti per la cessazione dell’attività della funzione ovarica con successiva scomparsa delle mestruazioni. Di conseguenza la menopausa coincide con il termine dell’età fertile. La menopausa è preceduta da una fase chiamata premenopausa che è causa di irregolarità del ciclo con disturbi psichici (sindrome ansiosa depressiva, alterazione dell'umore, insonnia, svogliatezza) e disturbi organici (cefalea, palpitazioni, vampate di calore) 6.

Menopausa: rischi per la salute e nutrizione

La “caduta” degli estrogeni può inoltre determinare:

  • un aumento del peso corporeo dovuto sia alla diminuzione del metabolismo basale, sia alla riduzione del dispendio energetico che avviene.

  • un aumento dei livelli del colesterolo, in particolare un incremento del colesterolo cattivo (LDL) ed una riduzione del colesterolo buono (HDL).

  • l’insorgenza dell’osteoporosi, specie in quelle donne che nel loro passato non hanno seguito una dieta equilibrata, con un adeguato apporto di calcio.

Da un punto di vista alimentare è importante seguire una dieta sana, povera di grassi, ricca di fibre, con molta frutta, verdura e alimenti integrali. E' importante, anche, arricchire la dieta con alimenti ricchi di vitamine e minerali, oltre a cibi con una quantità sufficiente di calcio e di vitamina D.

Per le donne che non tollerano la terapia ormonale

Per diminuire le manifestazioni della menopausa le terapie più utilizzate sono le somministrazioni di estrogeni. Non tutti sanno però che la soia può rivelarsi un'importante alleata delle donne in menopausa, in quanto è una delle poche fonti alimentari di un particolare tipo di fitoestrogeni, chiamati isoflavoni 2. Gli isoflavoni, composti con una struttura simile agli estrogeni femminili, forniscono una valida alternativa per le donne che non tollerano la terapia ormonale sostitutiva, in quanto si dimostrano efficaci nel mitigare i disturbi tipici della menopausa 8.

Quanta soia devo assumere?

Assumere 45 mg di proteine di soia al giorno, secondo alcuni studi, apporterebbe benefici contro le vampate, l'insonnia e la depressione. La frequente assunzione di soia è dunque benefica e produce dei risultati riscontrabili dalla maggioranza delle donne in menopausa 3. Non è un caso che in Asia, dove la soia viene utilizzata quotidianamente, le donne in menopausa soffrano molto meno rispetto a quelle occidentali 7. È quindi consigliato l'utilizzo della bevanda alla soia in menopausa nelle giuste dosi.

Quanto è efficace

Bisogna sottolineare, tuttavia, che si tratta di estrogeni molto deboli rispetto a quelli femminili: risultano, quindi, efficaci soprattutto nelle donne con sintomi lievi.

Uno studio riporta che le donne che avevano consumato soia avrebbero sperimentato una riduzione del 45% dell'incidenza di vampate di calore 5, mentre un altro studio riporta che il consumo di soia non avrebbe effetti positivi sulla frequenza di vampate di calore, ma solo sulla loro intensità 1.

Ulteriori studi sono necessari per avere a disposizione dati certi. Comunque, i cibi a base di soia sono certamente un importante supplemento dietetico per le donne che decidono di non seguire la terapia ormonale sostitutiva.


  1. Albertazzi P, Pansini F, Bonaccorsi G, Zanotti L, Forini E, De Aloysio D. (1998) The effect of dietary soy supplementation on hot flushes. Obstet Gynecol. 91(1):6-11. 

  2. Baird DD, Umbach DM, Lansdell L, Hughes CL, Setchell KD, Weinberg CR, Haney AF, Wilcox AJ, Mclachlan JA. (1995) Dietary intervention study to assess estrogenicity of dietary soy among postmenopausal women. J Clin Endocrinol Metab. 80(5):1685-90. 

  3. Cassidy A, Bingham S, Setchell KD. (1994) Biological effects of a diet of soy protein rich in isoflavones on the menstrual cycle of premenopausal women. Am J Clin Nutr. 60(3):333-40. 

  4. Cianci A, Colacurci N, Paoletti AM, Perino A, Cicinelli E, Maffei S, Di Martino M, Daguati R, Stomati M, Pilloni M, Vitale SG, Ricci E, Parazzini F. (2015) Soy isoflavones, inulin, calcium, and vitamin D3 in post-menopausal hot flushes: an observational study.Clin Exp Obstet Gynecol. 42(6):743-5. 

  5. Lock M. (1994) Menopause in cultural context. Exp Gerontol. 29:307-17. 

  6. Nelson HD, “Menopause,” The Lancet, vol. 371, no. 9614, pp. 760–770, 2008. 

  7. North American Menopause Society. The 2012 hormone therapy position statement of The North American Menopause Society. Menopause. 2012 Mar;19(3):257-71 

  8. Second International Symposium on the Role of Soy in Preventing and Treating Chronic Disease, Brussels, Belgium 1996: 21. 

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1 discussione attiva
  • PIU' ALIMENTAZIONE VEGETALE GRAZIE!
    - 1 anno, 4 mesi fa

    MAGARI LASCIAMOLI STARE I VITELLI (CUCCILI DI BOVINO)
    Ma quanto è egoista l'essere umano??????
    MA CHE CAZZO.

    Rendetevi conto quando scrivete le cose.
    STI CHIATTONI DI MERDA CHE HANNO STRAFOGATO TUTTO NELLA VITA, LI DOBBIAMO PURE AIUTARE A PERDERE PESO, DANDOGLI DA MANGIARE DEI CUCCIOLI????? ALIMENTATI ARTIFICIALMENTE PERCHé COSì SONO PIù TENERI E DIGERIBILI? AMMAZZATI A NEANCHE UN ANNO DI VITA. MA CE LA FATE?
    Andate a fanculo tutti quanti. mi fate tutti schifo. merda.

    Rispondi
    • - 1 anno, 4 mesi fa

      Temo ci sia un fraintendimento di base sul contenuto dell'articolo che descrive benefici e limiti dei prodotti a base di soia, distinguendo tra gli effettivi pregi e i falsi miti.
      La sua invettiva riguarda il consumo smodato di carne che, a ben vedere, nell'articolo è esplicitamente deprecato. Ad ogni modo, converrà che il suo non è un approccio costruttivo; glielo dico da vegetariano di lunga data: la scelta di non alimentarsi con prodotti di origine animale, come lei certamente sa, è un processo lungo che richiede una riflessione, anche di natura etica, tutt'altro che semplice. Non tutti intraprendono questo percorso e questo pertiene alla libertà del singolo che, mi spiace dirlo, non è aiutato da questo modo di porgersi.

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