Latte di Soia nei bambini, neonati e in gravidanza | Foodu
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"Latte" di soia: Mamma e Bimbi

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Bevande alla soia, neonati, bambini e gravidanza. Facciamo il punto.

Quando si tratta di neonati, bambini e mamme in attesa, l’attenzione è sempre più alta. Foodu ha dedicato una sezione specifica per loro: benefici, controindicazioni e consigli riguardanti questa fascia di consumatori saranno spiegate nel dettaglio, grazie alle analisi e agli studi approfonditi - e sempre verificati - degli esperti di Foodu. Tutte le domande sulla bevanda alla soia per neonati, bambini e in gravidanza che ti sei sempre posto, oggi avranno finalmente risposta!

Diversi sono i dubbi riguardanti questa bevanda quando consumata da donne in attesa, bambini e neonati. L’assunzione nelle donne in gravidanza di “latte” di soia potrebbe comportare problematiche nel nascituro: aumento del rischio di insorgenza di tumori, sviluppo ritardato.

La bevanda alla soia per i bambini è ottima per sostituire il latte vaccino in caso, ad esempio, di allergia al latte vaccino, ma potrebbero innescare reazioni allergiche alla soia; per i neonati è necessario acquistare alcune specifiche bevanda alla soia per neonati.

Ti invitiamo a scoprire ulteriori consigli e indicazioni per te e il tuo bambino in questa sezione, redatta dal team di esperti e nutrizionisti di Foodu.


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1. Effetti sui Bambini e sulle Bambine

Sei alla ricerca di un sostituto vegetale al latte vaccino? Il “latte” di soia per i bambini può essere un ottimo sostituto per chi soffre di allergie e/o intolleranze alle componenti del latte vaccino, sempre più diffuse tra i giovanissimi. Vanno tenute in considerazione, però, tutte le controindicazioni.

Utile in caso di allergia al latte vaccino

La bevanda alla soia per bambini può essere usata come sostituto del latte vaccino, quando questo non può essere normalmente consumato. Ad esempio in caso di allergia di tipo IgE alle proteine del latte vaccino.

Tale conclusione è avvalorata da uno studio 1 che, tramite test su pazienti di età compresa tra i 6 mesi e i 3 anni affetti da APLV (allergia alle proteine del latte vaccino), ha dimostrato come una bevanda alla soia, con una formulazione specifica per i bambini, venga tollerata perfettamente dal loro organismo, divenendo la fonte di sostanze utili alla crescita e allo sviluppo.

Un'altra pubblicazione 2 specifica che il periodo di tempo tra l’introduzione nella dieta del latte vaccino e l’insorgenza dei sintomi di intolleranza ad esso, può essere più o meno lungo. Una volta individuata la problematica, è necessario seguire una dieta di eliminazione delle proteine del latte e la bevanda alla soia, per questo, può essere considerata un suo valido sostituto. La sua introduzione nella dieta alimentare del fanciullo viene sconsigliata solo nelle forme gastrointestinali di APLV, perché col tempo potrebbe indurre una sensibilizzazione alla soia.

Da usare in caso di diarrea

Uno studio evidenzia una diminuzione della durata della diarrea stessa quando si utilizzano formulati di soia per contrastarla 3.

Sei un genitore vegano? Per i neonati la soluzione non è la soia...

Molti genitori vegani o vegetariani vogliono evitare l’uso del latte vaccino per i propri figli. Prolungare l’allattamento al seno, per quanto possibile, sembra essere un buon compromesso all'utilizzo della bevanda alla soia per neonati in una fase così delicata.

Infatti il latte materno è ricco di colesterolo e questo è importante per il corretto sviluppo intestinale e celebrale del neonato.

Per i bambini più grandi meglio arricchito

Il bambino/a a colazione può assumere bevande alla soia o yogurt di soia, ma deve essere arricchito in:

In quanto il prodotto ne è naturalmente carente.

L 'introduzione dei latticini di soia può avvenire dopo il primo anno di età

Controindicazioni, allergia alla soia

La soia può essere fonte a sua volta di reazioni allergiche: è classificata come un allergene emergente 6, diffusa soprattutto tra i bambini, nei quali si manifesta intorno al terzo mese d'età. Molti neonati però ne manifestano i sintomi già a 2 mesi.

Per questo motivo, nonostante le formule a base di soia siano molto diffuse nell'uso, le società allergologiche controindicano totalmente il loro uso sotto i 6 mesi di età.

Pericolo Alluminio!

È bene sottolineare che la bevanda alla soia, presenta circa 15 volte più alluminio del latte materno, proprio per il caratteristico accumulo di alluminio nella pianta 7.

Anche i latticini a base di soia sono una fonte significativa di alluminio, ed è proprio per questo che esso si sconsiglia nei bambini con insufficienza renale8.

L’alluminio può produrre danni al DNA perché porta alla produzione di specie reattive dell'ossigeno (ROS).

Il sistema nervoso e i reni del neonato possono essere compromessi da un eccessiva esposizione all'alluminio.

Poiché i bambini hanno reni immaturi, non riescono ad eliminare l'alluminio, e ciò li predispone a reazioni avverse 9.


  1. Buts, Jean-Paul (1993) Valutazione clinica della tolleranza di una formula speciale di latte a base di soia su bambini affetti da intolleranza/allergia alle proteine del latte vaccino (CMPI/CMPA). "Minerva pediatrica" - Vol. 45, no. 5, p. 209-13 

  2. Licasto, Buttacavoli (2007 )Approccio diagnostico e terapeutico nell'allergia alle proteine del latte vaccino. Acta Pediatrica Mediterranea, 2007, 23: 89 

  3. Committee on Nutrition. (1998). Soy Protein-based Formulas: Recommendations for Use in Infant Feeding. American academy of pediatrics.. PEDIATRICS. Vol. 101. 

  4. Weaver CM, Plawecki KL Dietary calcium: adequacy of a vegetarian diet, Am J Clin Nutr 1994 May; 59(5 Suppl):1238S-1241S. 

  5. Specker BL, Black A, Allen L, Morrow F (1990). Vitamin B-12: low milk concentrations are related to low serum concentrations in vegetarian women and to methylmalonic aciduria in their infants. Am J Clin Nutr 52(6):1073-6. 

  6. L'Hocine L1, Boye JI, Munyana C. (2007) Detection and quantification of soy allergens in food: study of two commercial enzyme-linked immunosorbent assays. J Food Sci. 2007 Apr;72(3):C145-53. 

  7. Jensen-Jarolim. Aluminium in Allergies and Allergen immunotherapy.World Allergy Organization Journal (2015) 8:7. DOI 10.1186/s40413-015-0060-5. 

  8. Emily DeVoto and Robert A. Yokel. (1994). The Biological Speciation and Toxicokinetics of Aluminum. Environmental Health Perspectives. 102(11):940-951. 

  9. L. Tomljenovic and CA Shaw. (2012). Mechanisms of aluminum adjuvant toxicity and autoimmunity in pediatric populations. Lupus 21, 223–230. 


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2. "Latte" di soia ai neonati

Bevanda alla soia ai neonati: Perché non è consigliata

Non tutti i pediatri consigliano la bevanda alla soia per i neonati al di sotto dei 6 mesi perché:

  • la soia può essere allergizzante3. Tale patologia colpisce circa lo 0,5-1% dei lattanti manifestandosi con sintomi dermatologici, come dermatite atopica o seborroica, e problemi respiratori come tosse, senso di costrizione al torace, naso che cola e respiro affannoso. Altri sintomi piuttosto frequenti sono: mal di pancia, nausea, vomito e diarrea.4

  • La bevanda alla soia non contiene il galattosio che è uno zucchero indispensabile per il neonato. Il galattosio è importante perché partecipa alla creazione dei cerebrosidi, molecole fondamentali per lo sviluppo cerebrale.

  • La bevanda alla soia non contiene il colesterolo che è un derivato dei lipidi indispensabile per il neonato. Il colesterolo è importante sia per la creazione degli ormoni steroidei (sostanze che regolano il metabolismo e il trasporto delle sostanze nutrienti alle cellule) che per la creazione di acidi biliari (acidi rilasciati nell'intestino durante la digestione e servono per digerire e per assorbire grassi e vitamine).

  • La presenza di alluminio nella bevanda alla soia è superiore di 10-40 volte ai valori presenti nel latte materno (circa 15-30 mg / L). L’alluminio, molto probabilmente, è assunto dalla pianta della soia e non da processi che portano alla formazione del latte. Molte ricerche hanno messo in evidenza la potenziale tossicità dell’alluminio nei soggetti in età pediatrica. Tale tossicità influenza il sistema nervoso centrale e i reni del neonato. 5

Meglio evitare la bevanda alla soia per adulti

Le formulazioni di “latte” di soia per neonati, impropriamente chiamato così anziché bevanda alla soia, sono in polvere o liquide, le quali differiscono in termini di conservazione e prezzo. Non può essere sostituita con quello per adulti perché non soddisfa le richieste nutrizionali del neonato. 6

La bevanda alla soia per lattanti ha:

  • potere calorico generalmente più basso

  • minore quantità di carboidrati e minerali

  • eguale quantità di grassi

  • diverso bilanciamento di vitamine

  • integrazione con aminoacidi e calcio

E' consigliato scegliere la bevanda alla soia nel formato biologico per escludere l’assunzione di soia derivante da coltivazioni geneticamente modificate, prodotta con l’utilizzo di agenti chimici.

Non è equivalente al latte vaccino

Non può essere considerato equivalente al latte vaccino dal punto di vista nutrizionale, poiché carente di calcio, vitamina D, vitamina B12 e di alcuni amminoacidi essenziali, elementi indispensabili per l’accrescimento del neonato. 2

Per compensare a tali carenze, in commercio esistono diverse formulazioni di bevande alla soia "arricchite" di vitamine e minerali sia per l’infanzia che per gli adulti.

Indicato in caso di stitichezza

La bevanda alla soia contiene naturalmente la fibra (0,6 g\100 l) che concorre a combattere la stitichezza, qualora presente.

Non sempre risolve problemi di rigurgito, mal di pancia e vomito

Tra i lattanti sono frequenti sintomi quali rigurgito, mal di pancia e vomito, ma è soggettiva la diminuzione di tali sintomi nei neonati allattati con la bevanda alla soia.

Intolleranze e allergie

La bevanda alla soia è spesso consigliata per i neonati che sono allergici alle proteine del latte vaccino o intolleranti al lattosio1.

Se il neonato non è allergico alle proteine del latte non c’è nessun motivo per sostituire il latte materno/vaccino con la bevanda alla soia, o qualsiasi altro latte vegetale. Per i neonati che, invece, sono intolleranti al lattosio (zucchero presente nel latte) è sufficiente un latte che ne sia privo.

L’Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS) sottolinea che l’allattamento al seno è di gran lunga preferibile.


  1. Bhatia J, Greer F, American Academy of Pediatrics Committee on Nutrition. (2008) Use of soy protein-based formulas in infant feeding. Pediatrics. 121(5):1062–1068pmid:18450914 

  2. Durazzo, A., Gabrielli, P., & Manzi, P.(2015). Qualitative Study of Functional Groups and Antioxidant Properties of Soy-Based Beverages Compared to Cow Milk. Antioxidants: 4(3), 523–532. 

  3. Wilson S, Blaschek K, de Mejia E.(2005). Allergenic proteins in soybean: Processing and reduction of P34 allergenicity. Nutr Rev ;63:47-58 

  4. Kattan, J. D., Cocco, R. R., & Järvinen, K. M. (2011). Milk and Soy Allergy.Pediatric Clinics of North America, 58(2), 407–426. 

  5. Dórea, J. G. (2015). Exposure to Mercury and Aluminum in Early Life: Developmental Vulnerability as a Modifying Factor in Neurologic and Immunologic Effects. International Journal of Environmental Research and Public Health, 12(2), 1295–1313. 

  6. Committee on Nutrition, Academy of Pediatrics Soy protein formulas: Recommendations for use in infant feeding, Pediatrics (1983); 359-363. 


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3. ”Latte” di soia in gravidanza e in allattamento

La bevanda alla soia in gravidanza: si o no? La soia, a causa della presenza di isoflavoni, è un alimento che ha sollevato preoccupazioni in caso di gravidanza e allattamento.

Ci sono tuttavia tesi discordanti in merito all'assunzione della bevanda alla soia durante l'allattamento e la gravidanza.

In ogni caso bisogna preferire la bevanda alla soia arricchita con calcio e vitamine D, importanti per la formazione di ossa e denti forti e perchè sono di grande ausilio per la funzione muscolare.

Tesi contrarie: no alla bevanda alla soia in gravidanza

Chi si oppone al consumo di soia durante questa fase di vita particolare della donna, sostiene che la soia causerebbe:

  • Problemi per lo sviluppo del bambino: arrivando al liquido amniotico, i fitoestrogeni potrebbero influire negativamente sullo sviluppo delle ghiandole endocrine del bambino 1. Inoltre alte dosi di isoflavoni di soia somministrate in animali in gravidanza hanno provocato tumori e deformità fisiche nella prole 2.

  • Rischio di cancro al seno nell’età giovanile e problemi riproduttivi: un esperimento su animali ha mostrato che l’esposizione nell’utero alla genisteina, una molecola presente nella soia, aumenta il rischio di tumori mammari 3. I fitoestrogeni durante la gravidanza possono anche incidere sulla riproduzione a lungo termine poiché riducono i livelli di testosterone nell’uomo e la fertilità maschile 4 5.

  • Assunzione di fitoestrogeni e pubertà: si è riscontrato che le ragazze, che assumono una maggiore quantità di isoflavoni nella fase prepuberale, sembrano entrare in pubertà in età più avanzata 6.

Tesi contrarie: no alla bevanda alla soia durante l'allattamento al di sotto dei 6 mesi

Secondo l'ADA 7, le formule a base di soia non sono raccomandate per i neonati prematuri. Inoltre la British Dietetic Association raccomanda di non introdurre formule a base di soia in lattanti al di sotto dei 6 mesi 8.

Tesi a favore: si al “latte” di soia in allattamento

Studi clinici, che hanno confrontato i neonati nutriti con formule a base di soia con i neonati nutriti con latte di mucca, indicano che la formula a base di soia determina una crescita e uno sviluppo normale nel primo anno di vita 9 10.

Inoltre, uno studio retrospettivo su 811 uomini e donne di 20-34 anni di età non ha rilevato differenze di altezza, peso, età puberale e salute tra neonati alimentati con formula a base di soia e neonati alimentati con latte di mucca 11.

Allo stato attuale, non vi è alcuna prova convincente che i neonati nutriti con formula a base di soia siano a maggior rischio di effetti avversi rispetto a quelli nutriti con formula a base di latte di mucca 12 13.

Studi a lungo termine sulla crescita e lo sviluppo dei neonati nutriti con formule a base di soia sono attualmente in corso 14.


  1. Todaka E et al. (2005). Fetal exposure to phytoestrogens-the difference in phytoestrogen status between mother and fetus. Environ Res 99(2):195-203. 

  2. Adlercreutz H, Yamada T, Wähälä K, Watanabe S. (1999). Maternal and neonatal phytoestrogens in Japanese women during birth. Am J Obstet Gynecol. 180(3 Pt 1):737-43. 

  3. Hilakivi-Clarke L. E Cho E., Onojafe I., Raygada M., Clarke R. (2009). Maternal exposure to genistein during pregnancy increases carcinogen-induced mammary tumorigenesis in female rat offspring. Oncology Reports 1089-1184. 

  4. Hughes CL, Liu G, Beall S, Foster WG, Davis V. (2004). Effects of genistein or soy milk during late gestation and lactation on adult uterine organization in the rat. Exp Biol Med 229(1):108-17.) 

  5. Jefferson WN, Williams CJ. Circulating levels of genistein in the neonate, apart from dose and route, predict future adverse female reproductive outcomes. Reprod. Toxicol. 31(3):272-9. 

  6. Cheng G, Remer T, Prinz-Langenohl R, Blaszkewicz M, Degen GH, and Buyken AE. (2010). Relation of isoflavones and fiber intake in childhood to the timing of puberty. Am J Clin Nutr 92(3):556-64. 

  7. American Dietetic Association (ADA). Position adopted by the House of Delegates Leadership Team on June 22, 2000. 

  8. British Dietetic Association Paediatric Specialist Interest Group (2009) Position Statement: Use of Infant Formulas based on Soy Protein for Infants. Pediatric. 

  9. Mendez MA, Anthony MS, Arab L. (2002). Soy-based formulae and infant growth and development: a review. J Nutr. 132(8):2127-2130. 

  10. Badger TM, Gilchrist JM, Pivik RT, et al. (2009). The health implications of soy infant formula. Am J Clin Nutr. 89(5):1668S-1672S. 

  11. Strom BL, Schinnar R, Ziegler EE, et al. (2001). Exposure to soy-based formula in infancy and endocrinological and reproductive outcomes in young adulthood. JAMA. 286(7):807-814. 

  12. American Academy of Pediatrics Committee on Nutrition (1998). Soy protein-based formulas: recommendations for use in infant feeding. Pediatrics.;101(1 Pt 1):148-153. 

  13. Bhatia J, Greer F. Use of soy protein-based formulas in infant feeding (2008). Pediatrics.;121(5):1062-1068. 

  14. Turck D. (2007). Soy protein for infant feeding: what do we know? Curr Opin Clin Nutr Metab Care 10(3):360-365. 

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1 discussione attiva
  • Boff
    - 1 anno, 9 mesi fa

    Un intero “articolo” mirato a convincere le donne che è meglio il latte vaccino durante la gravidanza e durante l’allattamento, screditando fino al penultimo paragrafo il latte di soia, riportando studi del 1990 per avvalorare la propria tesi, nonostante ci siano studi ben più recenti che non trovano alcuna correlazione tra tumori e fesserie varie con l’assunzione del “latte” di soia.
    Addirittura si parla di studi fatti sugli animali in gravidanza che hanno provocato danni al feto, test appunto fatti sui ratti e non sugli esseri umani. Basti pensare alle popolazioni asiatiche che consumano molta più soia di noi europei, non risulta a nessuno che abbiano figli malati.
    Chi ha scritto sta roba odia palesemente i vegani altrimenti questo non si spiega. E questo si nota in parecchie frasi.

    Rispondi
    • - 1 anno, 9 mesi fa

      Gentilissimo/a,
      la ringrazio per aver dedicato del tempo alla lettura del nostro articolo e mi dispiace che abbia percepito questo "odio" verso i vegani, che assolutamente non ci appartiene!
      Nei nostri articoli cerchiamo sempre di essere il più oggettivi possibile, riportando sempre tesi a favore e tesi contro, lasciando il lettore libero di trarre le sue conclusioni.
      In nessuna parte dell'articolo mi sembra ci sia un riferimento al latte vaccino come scelta migliore rispetto alla soia, al massimo si fanno confronti sui valori nutritivi (oggettivi!) di uno o dell'altro. Semplicemente si suggeriscono bevande arricchite in alcune circostanze specifiche, come le formulazioni per lattanti, o lo si sconsiglia in altre.
      Detto questo, per fortuna ad oggi esistono molte alternative vegetali alla bevanda di soia e sicuramente (come per ogni alimento) la scelta migliore è variare quanto più possibile, perché non ci siano accumuli di possibili tossine o carenze di sostanze nutritive.
      Restiamo comunque a disposizione per qualsiasi confronto o suggerimento. Buona giornata!

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